giovedì 20 ottobre 2011

Inutili e divise

Premetto che non ho nulla contro le forze dell'ordine, siano essi Carabinieri, Polizia o Vigili Urbani.
Premetto che sicuramente a qualcosa di utile serviranno, in fondo senza alcuni di loro girare per la città potrebbe essere un tantino pericoloso.

Sono però certo che i Vigili Urbani (o Polizia Municipale o Polizia Locale, chiamatela un pò come vi pare) non siano realmente così indispensabili.

Vagano in giro per la città a spese del Comune (e quindi nostre) su macchine munite di sirene che come prontamente mi faceva notare la mia fidanzata: 'a che gli servono?'. Forse per le emergenze di soste vietate selvaggie!

O forse assolutamente no replicherei. Perchè è vero che quando non paghi il parcheggio, quando lasci la macchina in divieto di sosta, in tempo zero ti ritrovi sul parabrezza un bel verbale.
Più volte mi sono anche chiesto se si appostino a mò di spy-story negli androni o nei negozi a caccia del guidatore imprudente.

Da un servizio pubblico come questo potrebbe essere mi aspetterei naturalmente molto.
In fondo esistono per gestire la congestione del traffico e per far rispettare il codice della strada.
Eppure, quando troviamo dei Vigili agli incroci più che all'effetto Idraulico Liquido sugli ingorghi ci imbattiamo nell'effetto 'il-semaforo-c'è-e-funziona-ma-preferiamo-creare-inutili-imbottigliamenti'.
Già la gente pare essersi non ancora abituata al traffico mattutino e sinceramente non capisco come sia possibile dato che fanno sempre la stessa strada ogni giorno. In più quando vedono una divisa ed una paletta anche il loro istinto di sopravvivenza va a ramengo poichè si sentono in colpa e si paralizzano.
Piuttosto mettiamoci un clown a dirigere il traffico, potrebbe non piacere ai più però non creerebbe più disagi di quanti già ce ne siano.

Oltre alla situazione traffico, mi aspetterei che i Vigili facessero veramente rispettare il codice della strada e non che la loro unica preoccupazione fosse quella di riempire le casse comunali. A questo ci pensano già i simpaticissimi Ausiliari del Traffico.

Se un guidatore passa col rosso perchè così, secondo lui, arriva prima (forse di un paio di secondi direi) vorrei veder spuntare una volante con la sirena accesa pronta a verbalizzare l'accaduto.
Se il guidatore gira dove non deve, ecco spuntare la paletta e pure il verbale.
Se il guidatore, su una strada da 70 km/h va a 30 e quindi intralcia il traffico ecco che magicamente spunta il verbale.
Se il guidatore parcheggia la sua macchina in doppia fila in una strada già stretta (creando così ancora più confusione e problemi) solo perchè, da buon italiano, il caffè alle 8 del mattino è d'obbligo un verbale sul parabrezza me lo aspetterei.
Se l'automobilista, per evitare il traffico, passa indifferente nelle corsie riservate a Bus e Taxi nonostante il cartello (palesemente finto) che indica 'controlli con telecamere sulla corsia' me la aspetterei davvero una telecamera o almeno un Vigile pronto ad aspettarlo prima del successivo incrocio.

Questi sono solo alcuni esempi delle situazioni che vedo ogni giorno lungo la strada che percorro per andare al lavoro o per tornare a casa.
Queste sono tutte belle idee su come realmente dovrebbe funzionare la gestione del traffico in città. Eppure nulla di tutto ciò capita. Più volte ho visto gente sorpassare in contromano, girare dove non poteva nel mentre che passava col rosso e la volante, dall'altro lato dell'incrocio, che non si muove di un centimetro. Giuro, è tutto vero, fate un giro su Corso Vittorio a Torino verso le 18, queste sono scene di ordinaria amministrazione.

Negli ultimi anni la situazione sta peggiorando, gli automobilisti guidano sempre peggio (e anche le nuove generazioni di neo-patentati sfortunatamente) perchè siamo in piena anarchia stradale.
Invece che preoccuparsi del signor X che non ha pagato il parcheggio, iniziamo dai veri problemi della circolazione stradale. Quelli più piccoli si risolveranno da sè se la gente saprà che non si può più sgarrare!

Mood attuale: Sereno
Canzone attualmente in playlist: 'Sex On Fire' (Kings Of Leon)

giovedì 6 ottobre 2011

Comma 29 from outer space

"In un futuro non molto lontano e in una galassia altrettanto vicina esiste un pianeta governato da pochi (ma sempre troppi) potenti interessati più al vile denaro che al bene comune del Paese...

Atti di rivolta sparsi in tutto il mondo non destabilizzano questa casta di manipolatori e di corrotti...

Anche le televisioni e i giornali sono in mano loro e per quanto la popolazione si indigni, protesti e crei situazione di disordine tutto viene velocemente messo a tacere...

Stanno calpestando i diritti umani basilari perchè nessuno glielo può impedire...

Anche la libertà di espressione è all'angolo ed incassa colpi a ripetizione....il KO tecnico è prossimo...."

Questo potrebbe benissimo sembrare il teaser di un film di fantascienza ispirato a qualche libro di Asimov, Dick o magari Orwell. Un racconto su un futuro oscuro basato sull'annientamento intellettuale della popolazione.

Stando a quanto sta succedendo in questi giorni in Italia questo futuro non è, purtroppo, così lontano.

Il famoso DDL Intercettazioni ci sta velocemente avvicinando a questa triste verità.
In particolare stiamo parlando del famoso Comma 29 dell'articolo 1 o come viene meglio definito "l'ammazzablog".

A quanto pare "ammazzablog" è parecchio riduttivo. Wikipedia stesso si è autocensurato (4 Settembre 2011) come forma di protesta verso l'articolo sopra citato.

Riporto il famoso "Comma 29" per intero così da non modificare in modo alcuno il testo incriminato (qui il testo integrale).

"Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo
unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, ivi
compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le
rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto
ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilita` della notizia
cui si riferiscono."

Interessante, davvero molto interessante.
Mi immagino il signorotto di turno che indisposto da qualcosa letto distrattamente in un blog decida di richiederne una rettifica.

Eppure, giusto leggermente, ho questo strano deja-vu di censura in tutto questo. Spero sinceramente di sbagliarmi e spero che lo scopo ultimo di questa comma incriminato sia di maggior livello.

Intanto, Vasco (a modo suo) qualche giorno fa è stato precursore di tutto ciò. Un Nostradamus dei nostri tempi quasi!

Intanto, continuo a scrivere. Del più e del meno, di politica, di ciò che accade nel mondo. Quasi spero di ricevere una richiesta di rettifica un giorno, potrebbe significare che questo blog viene letto da più gente di quanto immagini.

Nel mentre il web si indigna e si scatena contro tutto e tutti. Giustamente aggiungerei.
La ferita brucia ancora, ma pare che qualche passo in avanti si stia facendo. Non tutto è perduto e noi tutti confidiamo nel futuro, sperando non sia oscuro come il trailer iniziale!

Mood attuale: Stanco morto
Canzone attualmente in playlist: 'Backdrifts' (Radiohead)

martedì 4 ottobre 2011

Responsabilmente

Il leitmotiv di questo decennio pare essere 'Responsabilmente'.
Dalla TV, dalle pubblicità, dai media in generale ci viene chiesto di bere 'responsabilmente', guidare 'responsabilmente' e giocare d'azzardo 'responsabilmente'.

L'ultimo punto mi rende parecchio perplesso.
Da qualche anno qualsiasi bar della nostra penisola che voglia guadagnare denaro facile  ha installato almeno una di queste macchinette infernali e caciarone negli angoli più bui e nascosti del locale.
A qualsiasi ora del giorno si vedono persone che non fanno altro che pigiare due, massimo tre, tasti pur di tentare la fortuna. Con la probabilità di vincere pari almeno a 1 su 1.000.000 orde di 'malati' sperano di ricadere in quell'1 probabilistico.
Vero è che quell'1 esiste e sicuramente corrisponderà a qualche giocatore, ma una volta vinto bisognerebbe smettere e non tentare nuovamente la sorte.

Tolto questo piccolo incipit, davvero non mi capacito di come anche le scommesse online siano diventate frutto di pubblicità televisive. Pubblicità che ti raccontano di come sia bello scommettere e facile vincere. Attori che mostrano grandi sorrisi e facce rilassate.
Siamo sicuri che questa sia la realtà? Mostriamo alla gente le facce dei veri scommettitori e non di attori che sorridono per copione. Mostriamo loro come uno scommettitore occasionale (il 99% della popolazione insomma) rischi di ridursi pur di incappare in una vincita fortunata.

Parlo tanto di fortuna, ma la fortuna non serve in questo campo. La fortuna non esiste, esiste solo la probabilità e questa pende sicuramente dalla parte del banco e non dei giocatori.

Anche il bere 'responsabile' mi inquieta parecchio.
Non ha alcun senso apparente. Se bevi non guidi (sia esso macchina, scooter, bici o pedalò) e se vuoi/devi guidare allora non bevi.
Bere e guidare è comunque un rischio, come il gioco d'azzardo.
Vero è che a bere una birra media il rischio è prossimo allo zero (come il tasso alcolemico nel tuo sangue) ma comunque esiste.

In entrambi i casi (e sicuramente ne esistono tanti altri ai quali purtroppo non faccio più attenzione) 'responsabilmente' andrebbe letto come: 'fai quello che vuoi e quanto vuoi, tanto alla fine è lo Stato che ci guadagna'.

Se davvero volessimo risolvere i problemi di alcolismo (più o meno giovanile) o le malattie legate al gioco d'azzardo, l'unica soluzione sarebbe quella di eliminare il problema alla radice.

Eliminiamo le scommesse online, soprattutto ora che si possono fare anche con soldi veri.
Eliminiamo i centri scommesse che si moltiplicano a vista d'occhio (anni fa erano i kebabbari a moltiplicarsi come funghi, perchè non facciamo un passo indietro?).
Facciamo in modo che le leggi sull'alcool vengano veramente fatte rispettare. Se sei minore non puoi bere. Se sei troppo ubriaco non ti posso più servire da bere. Se ordini qualcosa al bancone, prima mi dai le chiavi della macchina e quando te ne vai te le rido se sei in grado di guidare, altrimenti ti chiamo un taxi.

Viviamo in un Paese che potrebbe essere veramente avanti, che potrebbe dare begli esempi, che potrebbe mostrare la faccia invece che il culo (come al solito). Facciamo in modo che anche queste cose comincino a cambiare.
Gli italiani sono capaci di grandi cose ed in passato l'abbiamo saputo dimostrare. Facciamo questo sforzo ancora una volta, impariamo e insegniamo agli altri come si gestiscono questi tipi di problemi.

Mood attuale: Riposato
Canzone attualmente in playlist: 'Fix You' (Coldplay)

lunedì 3 ottobre 2011

la TV è una prigione

La TV sa imprigionare le nostre menti con una semplicità a dir poco disarmante.
Imprigiona la mente dando l'impressione che essa sia libera di vagare dovunque voglia.
Vaga, è vero, ma entro determinati limiti. Come in una cella di 2 metri per 2 ci si può consumare le suole fiancheggiando le pareti, ma alla fine ci si ritrova sempre al punto iniziale senza aver percorso chissà quali distanze.
La TV ci passa notizie (da definire come tali) davvero col contagocce. Ormai i telegiornali costituiscono un unico grande monopolio. La notizia A viene trasmessa con le stesse immagini e (quasi) con gli stessi testi da Mediaset e da RAI.
Da un pò di tempo (forse troppo) mi sono reso conto di questa situazione e perciò ho abolito i telegiornali dal mio personale palinsesto.
E poi, però, cosa rimane? Poco o niente. Qualche format trito e ritrito ripetuto all'infinito e lucidato a dovere per cercare, come le allodole, di attrarci e al contempo ingannarci.

La TV ci fa immergere in una realtà alternativa. Una realtà fatta di amori passionali o di vite avventurose. Una realtà plasmata sul successo facile e sul televoto. Una realtà che non è realtà. I cosiddetti 'reality show' sono reali quanto i soldi del Monopoli. Provetti attori che fingono di essere gente comune quando invece sono i classici furbetti del quartiere che fingono di essere incredibilmente stupidi o 'fisicamente-generose' pur di raggiungere il soldo facile.
Come escludere poi il weekend (una volta era solo la Domenica) del Calcio e del suo mondo (altrettanto scintillante) e ultra-miliardario.
Italiani comuni che nonostante la crisi, nonostante gli spiccioli in banca, il costante furto di soldi da parte dei potenti e i continui sberleffi della gente agiata non perdono una puntata di Controcampo, Quelli che il calcio o (appunto) la Domenica Sportiva.

La TV ci sta rincoglionendo. Preferiamo stare su un divano a guardare una finta realtà piuttosto che uscire all'aria aperta a goderci la vera realtà.

Ho usato il plurale perchè anche io mi ritrovo a perdere ore della mia vita guardando il nulla cosmico.
Faccio zapping quando non ho sonno per trovare un qualche film interessante e c'è da dire che sono sempre più difficili da scovare. Guardo uno dei film che ho sul media-player perchè almeno so a cosa vado incontro ed evito le sempre più invadenti interruzioni pubblicitarie.
Ma sopra a tutto questo, preferisco leggere un bel libro. Leggo tanto e leggo spesso. Prima di addormentarmi, quando non ho nulla da fare o quando sono al cesso.
Preferisco farmi intrappolare da un buon libro perchè so a cosa vado incontro, io ho scelto il libro e l'autore.
Se non voglio leggere, invece, metto su della buona musica. E anche a questo riguardo sono io che scelgo. Preferisco ascoltare il mio iPod piuttosto che la radio così da sapere già in anticipo cosa andrò ad ascoltare.

La TV di oggi fatta di serie televisive, programmi sciaqua-cervello e finte notizie non mi piace e nel 99% dei casi la evito a priori.

Mood attuale: Pensieroso
Canzone in playlist: 'Faint' (Linkin Park)