tag:blogger.com,1999:blog-52355661170764252702024-03-13T15:13:24.768+01:00Il giornale sotto la magliaSentirsi un pò fuori dal tempo, come il giornale messo sotto la maglia durante un viaggio motociclistico d'inverno, non è poi così maleFinkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.comBlogger38125tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-24537631268036607572013-02-14T21:17:00.003+01:002013-02-14T21:34:34.319+01:00Io sono un [inserire nome candidato preferito qui] convintoIo sono un <b style="text-decoration: underline;">berlusconiano</b> convinto.<br />
Io sono un imprenditore italiano che negli ultimi 20 anni ha saputo trarre vantaggio dalla sua condotta politica, dalle leggi ad personam e dall'evasione fiscale.<br />
Sono convinto che nonostante le intercettazioni, il bunga-bunga, i processi giudiziari pendenti, le sue condanne, le sue battute da cabaret (scadente), la corruzione, le sue relazioni con il mondo mafioso tutto ciò che farà sarà per il bene del Paese.<br />
Ci restituirà l'IMU, ci toglierà tutte quelle inutili tasse create negli ultimi anni.<br />
I soldi magicamente pioveranno dal cielo e saremo tutti felici e contenti come nelle migliori favole.<br />
Sempre le stesse favole che ci raccontano da 20 anni.<br />
<br />
Io sono un <b><u>bersaniano</u></b> convinto.<br />
Io sono una persona comune che non fa attivismo politico (ma che parla spesso di politica), con un lavoro comune e con uno stipendio che mi permette di sopravvivere.<br />
Sono convinto che questa volta non sarà come le altre volte. <br />
Questa volta il Partito farà fronte comune ai problemi dell'Italia, non si insulteranno in Parlamento per la solita questione di spartizione di posti e soldi.<br />
Questa volta, anche se le facce e le persone non sono mai cambiate, porteranno avanti una strategia politica di successo basata su veri progetti ed innovazioni e non sulla solita politica anti-berlusconiana.<br />
Questa volta è diverso. Diverso come ogni volta negli ultimi 20 anni.<br />
<br />
Io sono un <b><u>grillino</u></b> convinto.<br />
Io sono un giovane che parla spesso di politica ed altrettanto spesso scende in piazza a manifestare contro un regime politico marcio e corrotto che sta uccidendo il nostro Paese e che quindi (giustamente) va cambiato.<br />
Sono convinto che il nostro Lìder Maximo negli ultimi 10 anni di propaganda politica abbia imparato a comandare in maniera equa non solo nel Partito ma anche al di fuori di esso.<br />
Sono convinto che vinto qualche seggio elettorale non si amalgamerà alla mandria di pecoroni e dinosauri ivi presenti ma porterà vento di cambiamento.<br />
Mai cadranno in facili tentazioni di denaro o potere. Sono giovani e anche se inesperti sapranno comandare il nostro bel Paese. O altrimenti il caro Lìder Maximo (o qualche suo braccio destro) li ostracizzerà in men che non si dica.<br />
<br />
Io sono un <b><u>montiano</u></b> convinto.<br />
Io sono una persona comune con un lavoro comune, con un paio di familiari a carico e con uno stipendio sempre più da fame che ancora mi permette di pagare bollette e affitto.<br />
Sono convinto che nonostante le carriolate di merda che stiamo continuando ad ingollare giorno dopo giorno il capo dei Tecnici conosca bene il suo lavoro.<br />
Lui ed i suoi fedelissimi compagni hanno pianto per noi.<br />
Hanno saputo dimostrarci che alcune tasse di durata biennale dovevano necessariamente diventare di durata quadriennale.<br />
Hanno dimostrato che nel rapporto tra mondo del lavoro e giovani sono quest'ultimi ad essere troppo "choosy". E poi il Signor Tecnico in persona ha saputo anche affermare che il posto fisso è monotono.<br />
Se lo dicono loro mi fido. Se sono Tecnici c'è da fidarsi.<br />
<br />
Io sono convinto di una sola cosa.<br />
A fine mese dovremo prendere una grossa decisione.<br />
Dovremo decidere, nuovamente, del Nostro futuro.<br />
Chiusi in quei gabbiotti e con la matita in mano dovremo scegliere per il futuro del Nostro Paese, dei Nostri figli, di Noi stessi.<br />
Quella matita sarà una spada nelle Nostre mani. Dovremo usarla per combattere per qualcosa in cui fermamente crediamo.<br />
<br />
Credo nel Nostro Paese ed in quello che Noi cittadini, facendo fronte comune, potremo essere capaci di fare.<br />
<br />
Tuttora non sono convinto chi di questi Signori si meriti il mio voto.<br />
Per accontentarLi tutti metterò una croce sopra (in ogni senso) ad ognuno dei Loro Partiti.<br />
<br />
<br />
<b>Mood attuale:</b> politicamente scorretto<br />
<b>Canzone attualmente in testa:</b> 'Girlfriend in a coma' (The Smiths)Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-5468764504083938042012-12-28T11:53:00.000+01:002012-12-28T11:53:21.437+01:00Scusa grazie..Dire grazie non costa nulla.<br />
Dire grazie una volta in più costa ancora meno.<br />
A volte un grazie cambia la giornata.<br />
Un grazie può cambiare la giornata a qualcun altro.<br />
Un grazie detto a qualcuno può far strappare un sorriso. <br />Un grazie ricevuto ci può far sentire meglio.<br />
<br />
Sin da piccolo sono stato educato all'utilizzo del grazie.<br />
<br />
"Mi dai una caramella?" <br />"Come si dice?" <br />"Per favore" <br />"E poi?"<br />"Grazie"<br />
<br />
Quanto spesso questa situazione si è ripetuta nell'infanzia di ognuno di noi?<br />
Ripensando ai chili accumulati in giovanissima età direi, forse, troppo spesso.<br />
Eppure questa serie di battute trite e ritrite hanno saputo scavare una piccola tana nel mio cervello portandomi, col passare degli anni, a rispondere sempre ad un gesto fatto da altri con un semplice ed efficace "grazie".<br />
<br />
Esiste un limite massimo da non dover mai raggiungere, nè tantomeno scavalcare, in fatto di "grazie"?<br />
Di sicuro esiste un limite grammaticale (non si può inserire il "grazie" ogni due parole altrimenti qualsiasi discorso sensato diventerebbe un totale non-sense) ma (come accennato all'inizio) meglio un grazie in più che uno in meno.<br />
<br />
Purtroppo non sempre queste regole auree vengono rispettate.<br />
Tante, troppe, volte tenendo la porta aperta ad un qualsivoglia estraneo tale gesto è stato ricompensato con un silenzio del tutto indifferente da una parte ed una riposta mentale del genere "Grazie eh?" (per essere educati) dall'altra.<br />
In mezzo al traffico mattutino quando rallentando leggermente per favorire l'immissione di un altro automobilista in coda, troppo spesso l'unica risposta che si riceve in cambio è una bella suonata di clacson dall'automobilista posto proprio dietro la nostra vettura.<br />
Davanti al bancone di un bar in cambio di una tazza calda di caffè troppo spesso l'unico suono che si ode dall'avventore del locale è un mentale ronzio di moscerini.<br />
<br />
Proprio non capisco cosa scatti nella mente delle persone in certe situazioni. Per caso vi sentite più importanti di me? Più furbi dell'automobilista che vi ha fatto passare? Più importanti del barista che vi porge il caffè?<br />
<br />
Siamo esseri umani. Se abbiamo un valore, allora questo è identico per tutti. Nel mondo delle buone maniere non esiste crisi, non dobbiamo risparmiare anche lì.<br />
A meno che l'intenzione della società contemporanea non sia quella di regredire ad uno stato primitivo-primordiale a base di clave in testa e caccia ai mammut, dobbiamo fare il possibile (se non l'impossibile) per invertire questa tendenza.<br />
Per migliorare dobbiamo cominciare a cambiare dalle piccole cose.<br />
Un grazie in più potrà fare felice un'altra persona.<br />
Ed i grazie sono estremamente contagiosi.<br />
Infettiamo il mondo con la nostra educazione e la nostra gentilezza.<br />
<br />
Un giorno qualcuno ci ringrazierà per questo!<br />
<br />
<b>Mood attuale:</b> pre-ferie<br />
<b>Canzone attualmente in playlist:</b> 'Guaranteed' (Eddie Vedder)Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-75824514456154565732012-12-23T02:27:00.001+01:002012-12-23T02:27:33.740+01:00E se..<p dir="ltr">Volevo scrivere questo post già il 21 dicembre (una data a suo modo storica) ma forse la mancanza di tempo/voglia o il destino me l'hanno impedito.<br>
Qualche giorno fa mi interrogavo su alcune questioni.<br>
Prima fra tutte: e se il mondo realmente finisse il 21 dicembre? <br>
Chissà cosa sarebbe successo e come sarebbe finito. Una brutale quanto epica implosione/esplosione del nostro pianeta? Una guerra termonucleare? Una pandemia? Gli zombi? L'armata delle tenebre?<br>
Siamo andati avanti per dei mesi a parlarne (volenti o nolenti) senza però avere un'idea chiara dello scenario che ci si sarebbe prospettato. Beh, tolto per la tipologia implosione/esplosione, in quel caso l'unica risposta sarebbe stata "il nulla più assoluto".<br>
In tv, inoltre, sono stati mandati in onda programmi al limite del surreale con il conto alla rovescia per la fine del mondo. Potete immaginare la fregatura nel qual caso fossimo spariti dell'universo come un granello di polvere all'avvicinarsi di uno Swiffer spaziale? E i soldi della pubblicità chi se li sarebbe intascati? Una fregatura incredibile da raccontare ai posteri....Beh, in realtà nessuno avrebbe potuto dirlo a nessuno considerando la scomparsa del genere umano. Doppia fregatura col fiocco insomma!<br>
Oggi, 23 dicembre, sono ancora qui a scrivere poiché alla fine il mondo esiste ancora e non c'è stato neanche un piccolo terremoto a farci immaginare il contrario.<br>
E se il famoso calendario Maya si fosse fermato al 21 dicembre per problemi di spazio su carta o voglia dell'amanuense di turno? Questa "battuta", devo ammetterlo, l'ho brutalmente copiata da alcune vignette lette in questi giorni. In ogni caso mi hanno fatto riflettere. Attualmente al mondo non esiste nessuno che possa confutarle. <br>
E se mio nonno avesse avuto le ruote, allora sarebbe stato una carriola? Anche questa è una domanda a cui nessuno ha saputo mai dare risposta certa, eppure finora non mi è mai capitato di imbattermi in programmi pseudo scientifici pronti a dimostrare questa teoria.<br>
Fortunatamente il mondo non è finito e noi tutti stiamo continuando per la nostra strada come se nulla fosse successo. Vero è che nulla è realmente successo però tutto ciò, almeno un minimo, avrebbe dovuto favorire una qualche sorta di pensiero collettivo.<br>
Chi siamo? Dove andiamo? 3 fiorini equivarrebbero agli attuali 3 euro?<br>
In questi giorni antecedenti al Natale continuiamo a correre da una parte all'altra della città alla ricerca affannosa di regali e doni. Piangiamo miseria ma continuiamo ad ammassarci nei centri commerciali perché è pur sempre Natale e bisogna pur fare il regalo per la fidanzata, la moglie, gli amici ed i parenti. Nonno compreso, ad esempio 4 ruote invernali nuove potrebbero tornargli utili.<br>
Spero di non essere l'unico ad avere approfittato di questi giorni pre/post apocalisse per pormi qualche interrogativo.<br>
Cosa avrei perso da un'eventuale apocalisse? Personalmente parlando, di sicuro un matrimonio. Dei figli. Dei nipoti che col passare degli anni cominceranno ad amare sempre di più questo pazzo zio. La possibilità di girare il mondo. La possibilità di invecchiare con qualcuno al fianco. Vedere le solite vecchie facce in politica. Berlusconi che ad ogni elezione ha sempre più capelli. Bersani che dice tanto ma non dice nulla. L'ennesima tassa sul costo della vita di quei pochi italiani onesti.<br>
Insomma, un sacco di cose che non sempre sono belle ma per le quali ha senso esistere.<br>
L'essere ancora qui dovrebbe farci capire quanto sia bello il nostro pianeta e dovrebbe farci capire che il futuro è davvero nelle nostre mani. Se davvero vogliamo fare qualcosa, se vogliamo cambiare questo è il momento buono per riprendere le redini delle nostre vite.</p>
<p dir="ltr"><b>Canzone </b><b>attualmente </b><b>in </b><b>testa:</b> It's the end of the world as we know it (REM)<br>
<b>Mood attuale: </b>post apocalittico</p>
Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-27789339071472388732012-12-08T22:49:00.001+01:002012-12-08T22:49:50.793+01:00tu chiamale se vuoi...riflessioni..Sono quasi 3 mesi che la mia fidanzata è via da casa.<br />
Residente ormai della fredda e brumosa (o almeno io me la immagino così) città di Ravensburger.<br />
Da quando è partita alcune cose sono cambiate. Stati emozionali ed abitudini principalmente.<br />
All'inizio di tutto, devo ammettere, ero parecchio depresso. Tornavo a casa ed avevo le stesse abitudini di un essere monocellulare. Vegetavo sul divano e la mia massima preoccupazione risiedeva nel decidere quale film scaric..ehm, ottenere legalmente!<br />
Per la prima decina di giorni avevo le abitudini di un orso bruno appena uscito dal letargo. Parlavo poco, mi nutrivo a caso e vagavo per la mia tana.<br />
Per nulla un buon modo per cominciare un'avventura di 5 mesi come questa!<br />
<br />
Bisogna subito mettere in chiaro una cosa. In certe occasioni, non è solo il partente colui che segna una nuova tappa nella sua vita, ma anche chi rimane.<br />
Chi a casa rimane dovrà in ogni caso fare i conti con questa nuova esperienza.<br />
Partiamo dal presupposto che non è solo l'amore a risentirne (seppur in minima parte) della lontananza. Anche le amicizie devono sopportare delle prove a questa nuova condizione.<br />
Le relazioni a distanza, amore od amicizia che siano, mettono alla prova entrambe le parti.<br />
Oppure, in alcuni casi, più che mettere alla prova aiutano a chiarirci le idee. Solo le vere amicizie ed i veri amori resistono e si rafforzano di conseguenza così da essere pronti a superare futuri ostacoli.<br />
Personalmente parlando, stare qualche mese all'estero mi ha aiutato a fare chiarezza riguardo alcune delle amicizie che credevo indissolubili e me ne ha fatte riscoprire altre che credevo quasi ormai del tutto sparite.<br />
<br />
Qualcuno, anni fa, disse alla mia fidanzata che prima di sposarci sarebbe stato opportuno passare del tempo lontani per capire se il sentimento che provavamo fosse vero.<br />
Di primo acchito nei miei pensieri si fece spazio un bel "mavaffan...". Dopodichè, si mise in moto la parte razionale del mio cervello e cominciai a pensarci su. Mi interrogavo sul perchè di una tale affermazione.<br />
Non capivo se intenderla come una provocazione oppure una predizione.<br />
Da quando siamo geograficamente divisi, siamo ancor più indissolubilmente uniti.<br />
Le nostre menti e le nostre anime viaggiano più velocemente di qualsiasi rete internet.<br />
Ed è su quest'ultimo punto che mi interrogo da qualche giorno.<br />
Come sarebbe stato vivere un'esperienza simile, diciamo 60 anni fa, con una metodologia di comunicazione legata più forse alla scrittura di lettere che alle telefonate? Da un certo punto di vista forse più emozionante. Aspettare con trepidante attesa l'arrivo della posta per ricevere notizie della persona amata. Poi scrivere quanto più in fretta possibile una risposta e reinviarla prontamente dall'altra parte dell'Europa. Facendo quindi due brevi calcoli, avere notizie dell'altra persona ogni 15 giorni circa. Poste Italiane permettendo.<br />
Nel nostro mondo moderno fatto di tweet, post, sms ed emoticon forse ci stiamo un pò perdendo il gusto dell'attesa. Forse vogliamo troppo, tutto e subito. Forse.....oppure no.<br />
Viviamo in un mondo in cui per comunicare da un lato all'altro del globo ci impieghiamo il tempo tecnico effettivo della trasmissione dei dati. Viviamo su un pianeta che ci permette di annullare distanza che fino a 30 anni fa potevano sembrare immense.<br />
A me piace questo mondo così com'è oggi. Lei è lontana, nello stesso fuso orario ma comunque lontana, eppure mi pare che a volte sia qui. Le scrivo e mi risponde in punta di dita dopo qualche secondo.<br />
Tutto ciò è incredibilmente fantastico....eppure mi manca...da morire!<br />
La modernità ancora non può fare nulla in questo senso....purtroppo...<br />
<br />
<b>Mood attuale: onirico</b><br />
<b>Canzone attualmente in testa: 'Wish you were here' (Pink Floyd)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-24567960288644630312012-11-10T01:42:00.003+01:002012-11-10T01:47:26.310+01:00Sì, viaggiareC'è poco da fare, adoro viaggiare.<br />
Sia per un giorno, un'ora, una settimana od un mese amo la sensazione di essere da qualche altra parte nel mondo che non siano le solite 4 mura cittadine.<br />
Adoro vedere posti nuovi, conoscere nuove culture, gente nuova, parlare lingue che non siano la mia e sforzarmi di farmi capire quando la lingua che incontro non la capisco bene o non la capisco affatto.<br />
Ho usato, nella mia breve vita, pressochè qualsiasi mezzo di trasporto. Pulman, macchina, treno, nave, moto, aereo, alligatore gonfiabile.<br />
Se si muove allora è ok!<br />
L'Europa l'ho viaggiata abbastanza grazie anche ai miei genitori che, forse geneticamente, mi hanno trasmesso questa passione. Oltre i confini europei sono stato poco, giusto qualche settimana in Canada. Ma alla fine, citando una citazione di un personaggio famoso (o almeno la sua citazione lo è): quel che conta del viaggio non è la destinazione ma il percorso intrapreso.<br />
Molto recentemente ho avuto modo di visitare la ridente cittadina di Ravensburger. In realtà non la vera Ravensburger (il fatto che esista una città col nome di un'azienda di giocattoli mi inquieta non poco). Ad ogni modo la chiamerò "Ravensburger" perchè così è stata affettuosamente soprannominata da un amico quando la mia fidanzata ha annunciato di andare in Erasmus in questo villaggio tedesco della bassa Sassonia.<br />
Mi rendo conto in questo esatto momento che per chi non conosce la storia di "Ravensburger" le ultime cinque righe sono e saranno sempre criptiche ed enigmatiche. Anzi, diciamo la verità. Sono e sempre saranno incomprensibili, anche per chi la storia la conosce già o l'ha fatta.<br />
Lunghe frasi complicate e complesse dai toni altisonanti manco fossi un poeta. Forse è ora (in ogni senso) che smetta di vaneggiare ed arrivi al punto.<br />
Questi 5 giorni assieme alla mia fidanzata in questo sperduto paesino nella geografia politica tedesca sono stati fantastici. Fantastici per vari motivi (alcuni li lascio solamente immaginare). Innanzitutto non ci vedevamo dal vivo da più di un mese. Fa strano avere contatti visivi con una persona meramente tramite skype. Può essere bello a volte, ma manca la cosa migliore della vicinanza: il contatto fisico. Il linguaggio del corpo ha una forza incredibile a ben pensarci. Poter parlare con qualcuno a voce e nel mentre osservarne le reazioni ed i movimenti anche i più impercettibili sanno dare sensazioni così primordiali ed inimmaginabili che a furia di esserci quotidianamente abituati quasi ce ne scordiamo.<br />
Inoltre, come posso baciare la mia fidanzata quando davanti a me ho solo una maledetta webcam? Giuro, ci ho provato. L'unico risultato ricevuto è che la webcam non ha gradito. Continua a dirmi che sono stato troppo impulsivo e che almeno potevo prima offrirle una cena!<br />
(Per la serie, altre righe totalmente inutili)<br />
Stando a "Ravensburger" ho potuto in parte assaporare uno scorcio di vita universitaria fuori dalla mia città. Vero è che alla fine non abbiamo partecipato a grandi feste fino all'alba nè ci siamo ubriacati tanto da non ricordarci gli avvenimenti della sera precedente. In ogni caso ho avuto modo di vedere la città, l'università, i luoghi che lei frequenta per una birra od un buon caffè italiano. Mi sono sentito più partecipe della sua vita all'estero ed ora mi sento anche più tranquillo e sereno.<br />
Avevo bisogno di andare là, non solo per vederla ma per cercare di entrare un pò di più in questo periodo della sua vita.<br />
<br />
Anche per questo mi piace viaggiare. Andare in un posto nuovo e cercare di sentirti comunque a casa, perchè in fondo casa è dove senti di avere tutto ciò che ti serve.<br />
<br />
L'unica pecca di ogni viaggio è il ritorno. Tornando alla propria città ci si rende conto di aver comunque, più o meno volontariamente, lasciato qualcosa: un piccolo segno, un'orma del proprio passaggio. La Terra altro non è che un intrecciato insieme di orme e di passaggi.<br />
L'immagine più dolorosa di questo ritorno a casa sono le porte del treno che bruscamente chiudendosi (o almeno nei miei pensieri e nei miei ricordi saranno così) tagliano ogni possibile interazione fisica tra me e la mia fidanzata. In un attimo quelle porte si trasformano in uno pseudo-monitor di pc e la carrozza si trasforma in delle casse audio non funzionanti. La comunicazione diventa difficile tra il mio lato ed il suo. Possiamo solo scuotere le mani per salutarci, mandarci baci dalla distanza, muovere le labbra per sussurrare dolci parole ma niente più. Le porte di quel treno mi hanno bruscamente sbattuto in faccia il fatto che dovrà passare ancora un mese prima del suo prossimo ritorno a casa.<br />
<br />
<b>Mood attuale: stanco, sognante, rattristato...</b><br />
<b>Canzone d'obbligo: 'Sì Viaggiare' (Lucio Battisti) [Adoro l'intro di questo pezzo]</b><br />
<br />Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-59245386694676984202012-07-13T11:00:00.003+02:002012-07-13T11:00:28.060+02:00Migliorare è<span style="background-color: white;">..un impegno costante. </span><br />
..un mattone sopra l'altro.<br />
..fare sempre un passo avanti.<br />
..la voglia di crescere.<br />
..raggiungere uno scopo.<br />
..cambiare qualcosa.<br />
..cambiare per qualcuno.<br />
..cambiare (e basta).<br />
..fare qualcosa di buono.<br />
..pensare.<br />
..impegnarsi fino in fondo.<br />
..credere fino in fondo.<br />
..sperare fino in fondo.<br />
..sognare con tutta la forza che abbiamo in corpo.<br />
..amare.<br />
..farsi amare.<br />
..saper apprezzare i bei momenti.<br />
..fare bagaglio dei momenti meno belli.<br />
..riconoscere i propri limiti.<br />
..abbattere i propri limiti e porsene di nuovi.<br />
..saper invecchiare come il vino.<br />
..saper invecchiare come il rum.<br />
..saper invecchiare come i nostri nonni.<br />
..fare scelte importanti.<br />
..crescere nella testa e nel cuore.<br />
..saper ammettere i propri errori e ricominciare.<br />
..non fermarsi mai.<br />
..saper condividere.<br />
..saper vivere ogni nuova occasione.<br />
..sapere cogliere le nuove occasioni.<br />
<br />
Si può migliorare in tantissimi modi. Alcuni più banali e scontati, altri più complessi o sofisticati. Ma ogni giorno, quando alziamo la testa dal cuscino e posiamo il primo piede per terra, sappiamo che la strada sarà in salita, con molti bivi e qualche scorciatoia. Ciò che importa è, tornando a casa la sera, che qualcosa è stato fatto. Anche un piccolo, minuscolo, microscopico cambiamento può cambiare il nostro ecosistema psicologico. Qualsiasi cambiamento influisce inesorabilmente su di noi. E la sera, tirando su i piedi dal pavimento distaccandoci così dal mondo reale per proiettarci nel mondo onirico forse affiorerà un sorriso sul nostro viso per ricordarci che domani è un altro giorno e tutto può ancora essere fatto.<br />
<br />
<b>Mood attuale: eternamente innamorato</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Hallelujah' (Leonard Cohen)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-71038029204900053162012-06-09T14:14:00.001+02:002012-06-09T14:49:19.417+02:00Si cambia<div><p>Sono passati 11 mesi da quando ho messo piede in questa casa. Un anno fa in questo periodo giravo come un pazzo nelle mie pause pranzo alla ricerca di un posto abbastanza accogliente da poter chiamare "casa mia". <br>
Era un periodo di telefonate interminabili e richieste via mail alle agenzie immobiliari. Devo ammettere che pensavo (mi illudevo) sarebbe stato più semplice. <br>
Poi, quasi per caso, ho trovato questo bilocale. Piccolino forse, ma accogliente!<br>
In 11 mesi sono successe tante cose. Ho imparato cosa vuol dire spiccare il volo e lasciare quel comodo nido che per 25 anni aveva sempre saputo accudirmi ma che ormai cominciava a starmi un pò stretto.<br>
volevo i miei spazi e devo dire che sono riuscito a trovarli.<br>
In un anno di tempo ho avuto modo di capire, però, che anche questo spazio cominciava a starmi stretto. Difficilmente mi accontento, se posso cerco sempre il meglio per poter stare bene.<br>
Questa casetta è l'ideale per provare quell'esperienza nuova che può essere vivere da solo, ma dormire su un divano letto per un anno è parecchio impegnativo!<br>
Per questo ed altri motivi (tipo un padrone di casa inesistente) mi hanno portato alla decisione di cercare qualcos'altro. Cercare qualcosa di meglio.<br>
Le agenzie purtroppo proponevano le stesse "offerte" di un anno fa, ma per fortuna ho degli ottimi amici con ottime conoscenze e circa un mese fa ho trovato una migliore sistemazione.<br>
Un nuovo posto da chiamare casa. Una casa vera, con un numero perfetto di stanze ed una dislocazione ottimale. Quasi un sogno!<br>
Però si sa, i sogni non sono gratis e questo cambiamento mi costerà qualcosa in più di quanto attualmente stia spendendo per questa esperienza.<br>
Devo però ammettere di non avere scelto il periodo migliore dell'anno per prendere questa decisione. Sono oberato di lavoro in questi mesi e nei prossimi sarà anche peggio. Dovrò giorno per giorno incastrare ogni impegno tra lavoro, vita sociale e trasloco.<br>
A volte la pianificazione non è il mio forte, devo proprio ammetterlo.<br>
Ed in più sono circa 20 giorni che viaggio con delle stampelle al seguito causa infortunio durante una partita di calcetto. Ciò significa che vista la mia scarsa autosufficienza sono stato rapito dai miei genitori e sono stato riportato al nido!<br>
Non che mi trovi male, anzi come spesso accade in queste situazioni,mi sembra di stare in hotel. Abiti puliti e stirati, cibo sempre pronto in tavola e soprattutto niente conto da pagare al check out. Però' cavolo se mi mancano i miei 40mq. Difatti nel weekend vado in villeggiatura a casa mia.<br>
Questi sono gli ultimi giorni disponibili per impacchettare tutte le mie cose che anche se piccole sono molte più di quanto ricordassi.<br>
Scatole, scatoloni, sacchetti inizieranno presto ad invadere questi miei piccoli spazi.<br>
Mi si stringerà il cuore a lasciare questo posto dove tante cose belle sono successe. Ricordo che ci sono state anche delle litigate ma fanno pur sempre parte del gioco del diventare adulti.<br>
Andare a vivere da soli quando si è la metà di una coppia significa dover crescere in due. Fortunatamente non abbiamo 16 anni quindi crescere non è poi stato così difficile e complesso!<br>
Una casa più grande comporterà maggiori responsabilità e forse indirettamente implicherà un altro passo verso l'età adulta ma sono pronto a giocare anche questa mano della mia vita!<br></p>
<p>Mood attuale: ancora un pò assonnato<br>
canzone attualmente in play list: 'In your world' (Muse)<br>
</p>
</div>Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-1793655424599529112012-02-23T08:34:00.000+01:002012-02-23T08:35:04.887+01:00Canone sì caNOne NO?<div>
Si potrebbe obiettare che la risposta è intrinseca nella domanda.<br />
Si potrebbe altresì dire che essendo il canone una tassa VA PAGATA!<br />
Sono pienamente a favore di quest'ultima affermazione (sarebbe un controsenso altrimenti il mio ultimo post sull'evasione fiscale). A favore, è vero, ma comunque con parecchie riserve.<br />
Dati alla mano (letti recentemente su qualche quotidiano), il canone annuale richiesto alle famiglie italiane per la TV statale è decisamente più basso rispetto ai cugini svizzeri o agli amici austriaci. Praticamente la metà.<br />
Facendo due conti veloci: 112 euro l'anno significa meno di 10 euro al mese. In fondo, ammettiamolo, non è affatto una grossa spesa.<br />
Per essere lungimiranti, risparmiare 10 euro al mese è più che fattibile per poter accedere ad un servizio....<br />
Ecco, è su quest'ultimo punto che i dubbi sorgono più spontanei. Personalmente, avessi una TV statale pronta ad offrirmi un servizio adeguato rispetto all'esborso richiesto, avrei già pagato.<br />
Eppure dobbiamo ammettere che la qualità delle trasmissioni lascia parecchio a desiderare.<br />
Innanzitutto, passano gli anni ma i programmi ricorrono ciclicamente. Si veda il recente Sanremo che non sa più cosa inventare se non mostrare un paio di cosce, tatuaggi inguinali o magiche mutandine pressoché inesistenti su cui far parlare la gente per giorni. Per carità, lo scopo anche quest'anno lo hanno raggiunto ma mi sembra di essere tornati ai tempi del Drive In. Almeno lì si conosceva la tipologia di programma. C'erano aspettative che non venivano mai deluse.<br />
Un'altra grande trasmissione è sicuramente Miss Italia. Seguita solamente da chi ha perso il telecomando ed i tasti della TV sono troppo lontani, da chi si addormenta alla prima pubblicità e a chi si sono scaricate le pile del telecomando. Ah, forse anche i genitori delle concorrenti lo seguono, ma non ci andrei a colpo sicuro.<br />
New entry, anzi entry vintage, l'Isola dei Famosi è tornata a tenerci compagnia con i protagonisti della prima edizione. Ma che fortuna. Come se ci mancasse un altro reality e vedere sempre le solite quattro facce incartapecorite di sempre.<br />
Se devo vedere sempre le stesse cose anno dopo anno allora guardo Mediaset. Almeno non pago!<br />
La Rai trasmette il calcio potrebbe obiettare qualcuno. Ma io che preferisco il rugby, lo sport lo guardo su La7.<br />
Insomma, dovessero venire un giorno a piombarmi la tv, gli offro anche un caffè all'addetto!<br />
Finché non riceverò notifiche, il canone non lo pagherò. Tanto non sono mai a casa, è già tanto se ho la TV!<br />
Questo post è lunghissimo, quasi me ne vergogno, e probabilmente è anche noiosissimo e senza alcun reale filo conduttore. Però nessuno sta pagando per leggerlo ed io ancor meno smetterò di scrivere.<br />
Se avete lamentele, sapete dove potete mettervele? In simpatia e cordialità naturalmente....<br />
<br />
<b>Mood attuale: stancamente rilassato</b><br />
<b>Canzone attualmente in testa: Bufalo Bill (F. De Gregori)</b></div>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-19755896314030914202012-02-20T23:03:00.001+01:002012-02-23T08:35:14.025+01:00Piovono manette<div>
Premessa, non è il titolo dell' ultimo film porno che ho visto ma semplicemente mi riferisco alla recente serie di operazioni che la nostrana Guardia di Finanza ha svolto nel nostro Paese.<br />
Ironiche sono le date scelte per tali operazioni. Prima Capodanno ed ora Carnevale. Mi sa che gli evasori dovranno badare particolare attenzione alle prossime feste comandate.<br />
A tutti coloro i quali la parola tasse fa più paura dell'immagine mentale di Galeazzi nudo, vorrei lasciare un breve appunto sulle prossime possibili retate...ehm, festività: Pasqua tra 40 giorni circa, 25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno.<br />
A loro modo queste date sono parecchio indicative. <br />
Si inizia con 40 giorni di purificazione, diciamo quasi di bonus. Se ti comporti bene, per stavolta potrebbe andarti ancora per un pò.<br />
Festa della Liberazione. Che sia un'occasione buona per liberarci finalmente di qualche evasore?<br />
1 Maggio: i lavoratori quelli veri, quelli per i quali le parole "evasione" e "fisco" non possono stare nella stessa frase finalmente cominceranno a festeggiare la propria festa non solamente per i motivi storici ma anche per sbeffeggiare chi fino a qualche mese fa, la festa gliela faceva ogni giorno!<br />
2 Giugno: l'intera Repubblica festeggia la lotta a chi evade e ci si può autoproclamare una Repubblica libera. Ci siamo liberati da un Presidente del Consiglio che valeva metà della sua statura, saremo per certo capaci di liberarci di chi vive sulle spalle di noi tutti che paghiamo puntualmente le tasse ogni mese per almeno 40 anni della nostra vita.<br />
Eppure, noi paghiamo e loro se la godono. Noi subiamo e la classe politica si prende gioco di noi.<br />
Noi ci facciamo il mazzo ma è sempre qualcun altro a intascarsi i soldi!<br />
Devo ammettere che la GdF ha saputo dare un buon segnale. Il Paese ha bisogno di soldi? Dateci un attimo che andiamo a fare un Bancomat a modo nostro.<br />
Sicuramente un lavoro pregevole ed un ottimo inizio, ma...com'è che solo ora cominciano tutte queste operazioni? Com'è che i finanzieri stanno andando così a colpo sicuro?<br />
Io nasco dubbioso, perciò il dubbio viene. Non è che tutto questo è solo una facciata per darci il contentino? Ci fosse ancora Berlusconi al potere starei già indagando sugli ultimi avvenimenti della politica, ma in questo periodo voglio essere più fiducioso. Il Paese ha tanti problemi ma forse un pò meno di quelli che vuole dimostrare. Che non sia solo un abile trucco della tipologia bastone e carota? Perché sinceramente di tutti quei ciuffetti verdi che mi escono dalle mutande a mò di coda non ne sento affatto la mancanza....<br />
<br />
<b>Mood attuale: parecchio </b><b>sonno.</b><br />
<b>Canzone attualmente in testa: Black Sheep (</b><b>Metric)</b></div>Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-53123542177570467832012-01-22T23:26:00.001+01:002012-02-23T08:35:28.810+01:00Si invecchia o si diventa grandi?<div>
Una settimana fa ho compiuto 26 anni. Non sono tanti, è vero però questo avvenimento mi ha fatto parecchio riflettere!<br />
Mi sembra ieri che con gli amici di una vita ci si recava in pulman alla scuola guida. L'altro ieri invece quando festeggiavo il Capodanno con gli amici delle superiori.<br />
Negli ultimi 8 anni di cose ne sono cambiate parecchie.<br />
Alcune strade si sono divise ed altre solamente biforcate.<br />
Ho perso di vista delle persone per sbagli personali o altrui. Fortunatamente però, come si dice sempre, i veri amici non spariscono mai veramente. Magari si offuscano o si dissolvono leggermente ma ad un certo punto la nebbia si dirada e loro sono ancora lì.<br />
Dai 20 ai 25 sono successe una marea di cose. I miei fratelli si sono sposati ed io ne ho approfittato per andare a vivere da solo. Ho imparato ad essere di nuovo me stesso (follia compresa) grazie alla mia fidanzata. Abbiamo insieme capito e trovato una quadra nella mia nuova situazione di auto-convivente.<br />
Ho conosciuto il vero valore della parola responsabilità. Sia essa lavorativa che personale.<br />
Una mia amica, LA mia amica, si è trasferita al di fuori dell'Italia per affrontare una sfida con se stessa e con la vita.<br />
Sono cresciuto insomma e questo naturalmente è un bene. Mi fa sentire notevolmente bene questa nuova condizione.<br />
Al tempo stesso, però, sono notevolmente invecchiato. Come simpaticamente la mia fidanzata mi fa spesso notare sono più vicino ai 30 che ai 20 ormai. Ho superato la cresta di questa prima onda e mi sto velocemente avvicinando al mare aperto, forse all'oceano. Chissà se la mia barca reggerà le intemperie che vedo avvicinarsi. Chissà se dietro le nubi c'è veramente il sole o è stato solo un miraggio. Chissà se il porto dei 30 mi farà arrivare dove veramente voglio o se mi permetterà solo di rattoppare questa bagnarola prima di ributtarmi in balia delle onde. Molte domande mi sono posto in una sola settimana, sono certo però nei prossimi 4 anni riceverò tutte le risposte cercate..intanto continuo a remare, un' altra onda si avvicina ma vedo il sole timidamente affacciarsi all'orizzonte!<br />
<br />
<b>Mood attuale: stanco e la settimana deve ancora cominciare</b><br />
<b>Canzone attualmente in testa: 'Singing in the rain' (Frank Sinatra)</b></div>Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-77034495690094537072012-01-03T14:36:00.001+01:002012-01-03T15:49:58.899+01:00Pensieri sparsiEra da molto tempo che non scrivevo più un post.<br />
Forse troppo, a parere mio.<br />
Forse troppo poco, a parere di chiunque altro su questo pianeta!<br />
<br />
Sarà che nell'ultimo periodo l'impegno lavorativo richiesto è aumentato esponenzialmente.<br />
Sarà che tornato a casa le mie poche ore libere erano più incentrate sullo sviluppo di applicazioni mobile che sullo scrivere.<br />
Sarà che mi sembrava di aver finito gli argomenti di cui discutere...impossibile aggiungerei!<br />
Negli ultimi mesi sono successe davvero una marea di cose. Soprattutto sul territorio nazionale.<br />
Dimissioni, governi tecnici, crisi, multe per lo scoppio dei petardi...direi che di cose di cui parlare ce ne sarebbe e anche per dei giorni. <br />
Però, ammettiamolo, ormai ne parlano tutti e se ne sente parlare forse anche troppo. Troppa gente si dimostra interessata, ma poco interessante. <br />
Sempre più gente si dimostra tuttologa e forse sarebbe meglio stessero zitti.<br />
Tanta altra gente si dimostra indignata e sconcertata ma poi continua a fare magheggi pur di evadere il fisco come ha sempre fatto.<br />
<br />
Nel periodo immediatamente successivo al Natale la città era deserta.<br />
Io ero in ufficio perchè così ho avuto modo di gustarmi un pò di sana pace natalizia.<br />
Devo ammettere che impiegare la metà del tempo per arrivare in ufficio oppure non trovare traffico tornando a casa la sera non è niente male. Quasi mi ci stavo abituando.<br />
Da un lato forse è bene che si parli tanto di crisi e poi la gente comunque se ne vada in vacanza.<br />
Fanno bene, e forse un pò li invidio. Sarà per questo che sono qui a scrivere post invece che starmene in montagna a godermi il panorama ed il freddo polare!<br />
Io però sono contento così. Di lavoro ce n'è in abbondanza e se possibile preferisco sgobbare un pò di più ora e sperare in un minimo di quiete più avanti invece che tutto il contrario.<br />
<br />
<br />
Il Natale è terminato da poco. <br />
Nell'aria c'è ancora sentore di dolci campanelle che suonano e di fragorosi Oh-Oh-Oh!<br />
Sinceramente inizio ad averne abbastanza. <br />
Adoro il Natale per il lento incedere del tempo. Tutto sembra muoversi in slow-motion. Le cene in famiglia, le serate con gli amici, i pranzi coi parenti.<br />
Questi momenti idilliaci però si frantumano in mille pezzi quando, per puro caso (o anche un pò per sfiga), si debba vagare per centri commerciali. Il sogno diventa un incubo.<br />
La gente che cammina flemmatica seguendo traiettorie non ben definite. Gente che intralcia il passaggio come i trattori dei Cobas del latte.<br />
E tu (povero picio) che salti, scavalchi, dribbli e quasi-corri per arrivare alla tua meta.<br />
Buon per loro che anche quest'anno non ho ricevuto un lanciafiamme. Avrei sicuramente trovato una buona occasione per inaugurarlo a dovere!<br />
<br />
Ed anche il Natale è passato. Capodanno si è quindi avvicinato con una certa celerità.<br />
Capodanno invece è molto fast-forward. La preparazione del cenone sembrava una sfida di MasterChef.<br />
Sarà per questo che il prossimo anno (fine del mondo permettendo) appenderò un orologio enorme sopra i fornelli ed inviterò Cracco, Bastianich e Barbieri a cena. Guai a loro a criticare l'operato mio e degli amici fidati, dopo 3 ore di cucine e qualche bottiglia di vino potremmo essere un pò suscettibili!<br />
<br />
Passato il Capodanno è rimasto poco dello spirito della festa se non qualche bottiglia vuota o ancor peggio lasciata a metà.<br />
Ieri, finalmente, relax. Montagna, neve, quiete, serenità. E poi nel primo pomeriggio di ritorno a casa nella grigia e piovosa Torino.<br />
Tempo di rassettare un minimo casa (si legga "stipare il possibile e l'impossibile nell'armadio") e finalmente poter esclamare "casa dolce casa". Però sottovoce, quasi a non voler dissipare quel briciolo di Natale che aleggiava ancora in casa...<br />
Sento le campanelle suonare, sempre più distanti e fievoli però sanno ancora creare quell'impalpabile magia per cui 'shhhh'......<br />
<br />
<b>Mood attuale: Rilassato</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: When the Thames froze (Smith & Burrows)</b><br />
<br />Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-63631045688858258562011-10-20T09:26:00.002+02:002011-10-20T09:26:39.010+02:00Inutili e divisePremetto che non ho nulla contro le forze dell'ordine, siano essi Carabinieri, Polizia o Vigili Urbani.<br />
Premetto che sicuramente a qualcosa di utile serviranno, in fondo senza alcuni di loro girare per la città potrebbe essere un tantino pericoloso.<br />
<br />
Sono però certo che i Vigili Urbani (o Polizia Municipale o Polizia Locale, chiamatela un pò come vi pare) non siano realmente così indispensabili.<br />
<br />
Vagano in giro per la città a spese del Comune (e quindi nostre) su macchine munite di sirene che come prontamente mi faceva notare la mia fidanzata: 'a che gli servono?'. Forse per le emergenze di soste vietate selvaggie!<br />
<br />
O forse assolutamente no replicherei. Perchè è vero che quando non paghi il parcheggio, quando lasci la macchina in divieto di sosta, in tempo zero ti ritrovi sul parabrezza un bel verbale.<br />
Più volte mi sono anche chiesto se si appostino a mò di spy-story negli androni o nei negozi a caccia del guidatore imprudente.<br />
<br />
Da un servizio pubblico come questo potrebbe essere mi aspetterei naturalmente molto.<br />
In fondo esistono per gestire la congestione del traffico e per far rispettare il codice della strada.<br />
Eppure, quando troviamo dei Vigili agli incroci più che all'effetto Idraulico Liquido sugli ingorghi ci imbattiamo nell'effetto 'il-semaforo-c'è-e-funziona-ma-preferiamo-creare-inutili-imbottigliamenti'.<br />
Già la gente pare essersi non ancora abituata al traffico mattutino e sinceramente non capisco come sia possibile dato che fanno sempre la stessa strada ogni giorno. In più quando vedono una divisa ed una paletta anche il loro istinto di sopravvivenza va a ramengo poichè si sentono in colpa e si paralizzano.<br />
Piuttosto mettiamoci un clown a dirigere il traffico, potrebbe non piacere ai più però non creerebbe più disagi di quanti già ce ne siano.<br />
<br />
Oltre alla situazione traffico, mi aspetterei che i Vigili facessero veramente rispettare il codice della strada e non che la loro unica preoccupazione fosse quella di riempire le casse comunali. A questo ci pensano già i simpaticissimi Ausiliari del Traffico.<br />
<br />
Se un guidatore passa col rosso perchè così, secondo lui, arriva prima (forse di un paio di secondi direi) vorrei veder spuntare una volante con la sirena accesa pronta a verbalizzare l'accaduto.<br />
Se il guidatore gira dove non deve, ecco spuntare la paletta e pure il verbale.<br />
Se il guidatore, su una strada da 70 km/h va a 30 e quindi intralcia il traffico ecco che magicamente spunta il verbale.<br />
Se il guidatore parcheggia la sua macchina in doppia fila in una strada già stretta (creando così ancora più confusione e problemi) solo perchè, da buon italiano, il caffè alle 8 del mattino è d'obbligo un verbale sul parabrezza me lo aspetterei.<br />
Se l'automobilista, per evitare il traffico, passa indifferente nelle corsie riservate a Bus e Taxi nonostante il cartello (palesemente finto) che indica 'controlli con telecamere sulla corsia' me la aspetterei davvero una telecamera o almeno un Vigile pronto ad aspettarlo prima del successivo incrocio.<br />
<br />
Questi sono solo alcuni esempi delle situazioni che vedo ogni giorno lungo la strada che percorro per andare al lavoro o per tornare a casa.<br />
Queste sono tutte belle idee su come realmente dovrebbe funzionare la gestione del traffico in città. Eppure nulla di tutto ciò capita. Più volte ho visto gente sorpassare in contromano, girare dove non poteva nel mentre che passava col rosso e la volante, dall'altro lato dell'incrocio, che non si muove di un centimetro. Giuro, è tutto vero, fate un giro su Corso Vittorio a Torino verso le 18, queste sono scene di ordinaria amministrazione.<br />
<br />
Negli ultimi anni la situazione sta peggiorando, gli automobilisti guidano sempre peggio (e anche le nuove generazioni di neo-patentati sfortunatamente) perchè siamo in piena anarchia stradale.<br />
Invece che preoccuparsi del signor X che non ha pagato il parcheggio, iniziamo dai veri problemi della circolazione stradale. Quelli più piccoli si risolveranno da sè se la gente saprà che non si può più sgarrare!<br />
<br />
<b>Mood attuale: Sereno</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Sex On Fire' (Kings Of Leon)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-74524410268539760992011-10-06T20:02:00.001+02:002011-10-06T20:02:29.034+02:00Comma 29 from outer space"In un futuro non molto lontano e in una galassia altrettanto vicina esiste un pianeta governato da pochi (ma sempre troppi) potenti interessati più al vile denaro che al bene comune del Paese...<br />
<br />
Atti di rivolta sparsi in tutto il mondo non destabilizzano questa casta di manipolatori e di corrotti...<br />
<br />
Anche le televisioni e i giornali sono in mano loro e per quanto la popolazione si indigni, protesti e crei situazione di disordine tutto viene velocemente messo a tacere...<br />
<br />
Stanno calpestando i diritti umani basilari perchè nessuno glielo può impedire...<br />
<br />
Anche la libertà di espressione è all'angolo ed incassa colpi a ripetizione....il KO tecnico è prossimo...."<br />
<br />
Questo potrebbe benissimo sembrare il teaser di un film di fantascienza ispirato a qualche libro di Asimov, Dick o magari Orwell. Un racconto su un futuro oscuro basato sull'annientamento intellettuale della popolazione.<br />
<br />
Stando a quanto sta succedendo in questi giorni in Italia questo futuro non è, purtroppo, così lontano.<br />
<br />
Il famoso DDL Intercettazioni ci sta velocemente avvicinando a questa triste verità.<br />
In particolare stiamo parlando del famoso Comma 29 dell'articolo 1 o come viene meglio definito "l'ammazzablog".<br />
<br />
A quanto pare "ammazzablog" è parecchio riduttivo. Wikipedia stesso si è autocensurato (4 Settembre 2011) come forma di protesta verso l'articolo sopra citato.<br />
<br />
Riporto il famoso "Comma 29" per intero così da non modificare in modo alcuno il testo incriminato (<a href="http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00484629.pdf">qui il testo integrale</a>).<br />
<br />
<i>"Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo</i><br />
<i>unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, ivi</i><br />
<i>compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le</i><br />
<i>rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto</i><br />
<i>ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilita` della notizia</i><br />
<i>cui si riferiscono."</i><br />
<br />
Interessante, davvero molto interessante.<br />
Mi immagino il signorotto di turno che indisposto da qualcosa letto distrattamente in un blog decida di richiederne una rettifica.<br />
<br />
Eppure, giusto leggermente, ho questo strano deja-vu di censura in tutto questo. Spero sinceramente di sbagliarmi e spero che lo scopo ultimo di questa comma incriminato sia di maggior livello.<br />
<br />
Intanto, Vasco (a modo suo) qualche giorno fa è stato precursore di tutto ciò. Un Nostradamus dei nostri tempi quasi!<br />
<br />
Intanto, continuo a scrivere. Del più e del meno, di politica, di ciò che accade nel mondo. Quasi spero di ricevere una richiesta di rettifica un giorno, potrebbe significare che questo blog viene letto da più gente di quanto immagini.<br />
<br />
Nel mentre il web si indigna e si scatena contro tutto e tutti. Giustamente aggiungerei.<br />
La ferita brucia ancora, ma pare che qualche passo in avanti si stia <a href="http://daily.wired.it/news/internet/2011/10/05/ddl-intercettazioni-salva-blog-14797.html">facendo</a>. Non tutto è perduto e noi tutti confidiamo nel futuro, sperando non sia oscuro come il trailer iniziale!<br />
<br />
<b>Mood attuale: Stanco morto</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Backdrifts' (Radiohead)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-14613005393882514542011-10-04T09:46:00.000+02:002011-10-04T09:46:00.908+02:00ResponsabilmenteIl leitmotiv di questo decennio pare essere 'Responsabilmente'.<br />
Dalla TV, dalle pubblicità, dai media in generale ci viene chiesto di bere 'responsabilmente', guidare 'responsabilmente' e giocare d'azzardo 'responsabilmente'.<br />
<br />
L'ultimo punto mi rende parecchio perplesso.<br />
Da qualche anno qualsiasi bar della nostra penisola che voglia guadagnare denaro facile ha installato almeno una di queste macchinette infernali e caciarone negli angoli più bui e nascosti del locale.<br />
A qualsiasi ora del giorno si vedono persone che non fanno altro che pigiare due, massimo tre, tasti pur di tentare la fortuna. Con la probabilità di vincere pari almeno a 1 su 1.000.000 orde di 'malati' sperano di ricadere in quell'1 probabilistico.<br />
Vero è che quell'1 esiste e sicuramente corrisponderà a qualche giocatore, ma una volta vinto bisognerebbe smettere e non tentare nuovamente la sorte.<br />
<br />
Tolto questo piccolo incipit, davvero non mi capacito di come anche le scommesse online siano diventate frutto di pubblicità televisive. Pubblicità che ti raccontano di come sia bello scommettere e facile vincere. Attori che mostrano grandi sorrisi e facce rilassate.<br />
Siamo sicuri che questa sia la realtà? Mostriamo alla gente le facce dei veri scommettitori e non di attori che sorridono per copione. Mostriamo loro come uno scommettitore occasionale (il 99% della popolazione insomma) rischi di ridursi pur di incappare in una vincita fortunata.<br />
<br />
Parlo tanto di fortuna, ma la fortuna non serve in questo campo. La fortuna non esiste, esiste solo la probabilità e questa pende sicuramente dalla parte del banco e non dei giocatori.<br />
<br />
Anche il bere 'responsabile' mi inquieta parecchio.<br />
Non ha alcun senso apparente. Se bevi non guidi (sia esso macchina, scooter, bici o pedalò) e se vuoi/devi guidare allora non bevi.<br />
Bere e guidare è comunque un rischio, come il gioco d'azzardo. <br />
Vero è che a bere una birra media il rischio è prossimo allo zero (come il tasso alcolemico nel tuo sangue) ma comunque esiste.<br />
<br />
In entrambi i casi (e sicuramente ne esistono tanti altri ai quali purtroppo non faccio più attenzione) 'responsabilmente' andrebbe letto come: 'fai quello che vuoi e quanto vuoi, tanto alla fine è lo Stato che ci guadagna'.<br />
<br />
Se davvero volessimo risolvere i problemi di alcolismo (più o meno giovanile) o le malattie legate al gioco d'azzardo, l'unica soluzione sarebbe quella di eliminare il problema alla radice.<br />
<br />
Eliminiamo le scommesse online, soprattutto ora che si possono fare anche con soldi veri.<br />
Eliminiamo i centri scommesse che si moltiplicano a vista d'occhio (anni fa erano i kebabbari a moltiplicarsi come funghi, perchè non facciamo un passo indietro?).<br />
Facciamo in modo che le leggi sull'alcool vengano veramente fatte rispettare. Se sei minore non puoi bere. Se sei troppo ubriaco non ti posso più servire da bere. Se ordini qualcosa al bancone, prima mi dai le chiavi della macchina e quando te ne vai te le rido se sei in grado di guidare, altrimenti ti chiamo un taxi.<br />
<br />
Viviamo in un Paese che potrebbe essere veramente avanti, che potrebbe dare begli esempi, che potrebbe mostrare la faccia invece che il culo (come al solito). Facciamo in modo che anche queste cose comincino a cambiare.<br />
Gli italiani sono capaci di grandi cose ed in passato l'abbiamo saputo dimostrare. Facciamo questo sforzo ancora una volta, impariamo e insegniamo agli altri come si gestiscono questi tipi di problemi.<br />
<br />
<b>Mood attuale: Riposato</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Fix You' (Coldplay)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-50657009579305191782011-10-03T13:43:00.000+02:002011-10-03T13:43:19.418+02:00la TV è una prigioneLa TV sa imprigionare le nostre menti con una semplicità a dir poco disarmante.<br />
Imprigiona la mente dando l'impressione che essa sia libera di vagare dovunque voglia.<br />
Vaga, è vero, ma entro determinati limiti. Come in una cella di 2 metri per 2 ci si può consumare le suole fiancheggiando le pareti, ma alla fine ci si ritrova sempre al punto iniziale senza aver percorso chissà quali distanze.<br />
La TV ci passa notizie (da definire come tali) davvero col contagocce. Ormai i telegiornali costituiscono un unico grande monopolio. La notizia A viene trasmessa con le stesse immagini e (quasi) con gli stessi testi da Mediaset e da RAI.<br />
Da un pò di tempo (forse troppo) mi sono reso conto di questa situazione e perciò ho abolito i telegiornali dal mio personale palinsesto.<br />
E poi, però, cosa rimane? Poco o niente. Qualche format trito e ritrito ripetuto all'infinito e lucidato a dovere per cercare, come le allodole, di attrarci e al contempo ingannarci.<br />
<br />
La TV ci fa immergere in una realtà alternativa. Una realtà fatta di amori passionali o di vite avventurose. Una realtà plasmata sul successo facile e sul televoto. Una realtà che non è realtà. I cosiddetti 'reality show' sono reali quanto i soldi del Monopoli. Provetti attori che fingono di essere gente comune quando invece sono i classici furbetti del quartiere che fingono di essere incredibilmente stupidi o 'fisicamente-generose' pur di raggiungere il soldo facile.<br />
Come escludere poi il weekend (una volta era solo la Domenica) del Calcio e del suo mondo (altrettanto scintillante) e ultra-miliardario.<br />
Italiani comuni che nonostante la crisi, nonostante gli spiccioli in banca, il costante furto di soldi da parte dei potenti e i continui sberleffi della gente agiata non perdono una puntata di Controcampo, Quelli che il calcio o (appunto) la Domenica Sportiva.<br />
<br />
La TV ci sta rincoglionendo. Preferiamo stare su un divano a guardare una finta realtà piuttosto che uscire all'aria aperta a goderci la vera realtà.<br />
<br />
Ho usato il plurale perchè anche io mi ritrovo a perdere ore della mia vita guardando il nulla cosmico.<br />
Faccio zapping quando non ho sonno per trovare un qualche film interessante e c'è da dire che sono sempre più difficili da scovare. Guardo uno dei film che ho sul media-player perchè almeno so a cosa vado incontro ed evito le sempre più invadenti interruzioni pubblicitarie.<br />
Ma sopra a tutto questo, preferisco leggere un bel libro. Leggo tanto e leggo spesso. Prima di addormentarmi, quando non ho nulla da fare o quando sono al cesso.<br />
Preferisco farmi intrappolare da un buon libro perchè so a cosa vado incontro, io ho scelto il libro e l'autore.<br />
Se non voglio leggere, invece, metto su della buona musica. E anche a questo riguardo sono io che scelgo. Preferisco ascoltare il mio iPod piuttosto che la radio così da sapere già in anticipo cosa andrò ad ascoltare.<br />
<br />
La TV di oggi fatta di serie televisive, programmi sciaqua-cervello e finte notizie non mi piace e nel 99% dei casi la evito a priori.<br />
<br />
<b>Mood attuale: Pensieroso</b><br />
<b>Canzone in playlist: 'Faint' (Linkin Park)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-62102892058922969052011-09-28T09:21:00.001+02:002011-09-28T09:21:25.384+02:00cinema e trailerE' da qualche tempo che notavo questa cosa ma speravo di sbagliarmi.<br />
Mi capita spesso (almeno un paio di volte al mese) di andare al cinema con la mia fidanzata.<br />
Ci piace trascorrere un paio d'ore in tranquillità su morbide poltrone a guardare qualche produzione cinematografica (sia essa italiana, europea o americana).<br />
Spesso ho notato come, però, non sempre i trailer rispecchino la realtà.<br />
<br />
Quando parliamo di grandi blockbuster (Kung Fu Panda, 300, X-Men per esempio) il trailer rispecchia fedelmente la pellicola. Anche perchè scegliendo un film del genere si sa già cosa aspettarsi dalle immagini che lentamente scorrono nella sala.<br />
<br />
Spesso però, soprattutto sulle produzioni minori o su quel tipo di produzione da cui non ci si aspetta miliardi di dollari di incasso, i trailer vengono costruiti in maniera del tutto ingannevole.<br />
<br />
Di esempi ce ne sono tanti, forse troppi, ma gli ultimi di cui abbia memoria sono sicuramente <a href="http://www.mymovies.it/film/2011/leamichedellasposa/">'Le amiche della sposa'</a> e, il film che ho visto ieri sera, <a href="http://www.mymovies.it/film/2011/crazystupidlove/">'Crazy, Stupid, Love'</a>.<br />
<br />
Sono rimasto parecchio deluso dal primo titolo. Il trailer presenta un film sul comico andante con una certa velocità di narrazione, mentre invece il film è totalmente l'opposto.<br />
La comicità è presente in minima parte e suddivisa su un totale di 125 minuti. Per quanto riguarda la velocità della narrazione posso solo dire che 'velocità' sicuramente non è il termine adatto.<br />
Il film è lento tendente al noioso, i dialoghi sono lenti ed i momenti di silenzio sono estenuanti.<br />
E' facile immaginare la delusione alla fine del film quando ci si aspetta che la narrazione ingrani la quinta e spinga sull'acceleratore, ma invece piuttosto scala in seconda.<br />
Devo dire che, unica soddisfazione, nonostante il film al femminile nemmeno alla mia ragazza è piaciuto.<br />
<br />
Ieri sera, invece, siamo andati a vedere il secondo film 'Crazy, Stupid, Love'.<br />
Il trailer faceva presagire un film basato molto sulla comicità e con un minimo di storia d'amore.<br />
Insomma, il film che avrebbe accontentato sia i miei gusti che quelli della mia fidanzata.<br />
Invece mi sbagliavo. Non del tutto, ma almeno in parte. <br />Di battute da ridere ce ne sono, anche parecchie, che variano dall'umorismo più fino a quello più 'grossolano' e la storia è ben intrecciata e abbastanza profonda da permettere alla fine di inserire ogni tassello al proprio posto senza (troppe) forzature.<br />
<br />
In sostanza, mai fidarsi dei trailer siano essi in italiano o in lingua originale. Meglio andare su <a href="http://imdb.com/">IMDB.com</a> e cominciare a farsi una cultura da lì. Credo che questo sia l'unico modo per evitare delusioni (parlo esplicitamente della prima tipologia di trailer sopra citata).<br />
<br />
<b>Mood attuale: Sereno e produttivo</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'In this light and on this evening' (Editors)</b><br />
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<br />Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-5993853810016712102011-09-21T09:07:00.001+02:002011-09-21T09:07:16.841+02:00Dormo dalla tua parte del lettoDormo dalla tua parte del letto perchè dalla mia c'è la conca formata dal mio dolce peso.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè il materasso lì è ancora morbido.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè è più vicina alla luce mattutina.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè voglio sentire il tuo profumo.<br />
Dormo dalla tua parte del letto abbracciando l'aria sperando così in una tua immediata materializzazione.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè mi sembra sia ancora calda dall'ultima volta in cui ti ci sei stesa.<br />
Dormo dalla tua parte del letto ed immagino il sussultare del tuo corpo poco prima che ti addormenti.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè mi manca averti lì.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè so che così scaccerò i brutti sogni.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè solo così potrò sognare te.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè mi fa sentire meno solo in tutto quello spazio.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè vorrei fossi lì.<br />
Dormo dalla tua parte del letto perchè sarebbe stupendo fossi sempre lì.<br />
Dormo, a cucchiaio, dalla tua parte del letto perchè spero che la mia cucchiaina torni presto al suo posto.<br />
Dormo..........................<br />
<br />
<b>Mood: assonnato e sognante ad occhi aperti</b><br />
<b>Canzone: 'Dancing Barefoot' (Patti Smith)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-15410992037021484972011-09-14T14:07:00.000+02:002011-09-14T14:07:44.654+02:00Postumi londinesiSono recentemente tornato da un weekend londinese a base di ettolitri di birra e, sopratuttto, grandi chiacchiere coi miei compagni di avventura.<br />
<br />
Mi trovavo a Londra con un amico per far visita ad un nostro ex-collega (e soprattutto amico).<br />
Abbiamo passato un paio di giorni nelle campagne inglesi attorno ad Oxford (Marlow più precisamente) anche se il nostro scopo principale non era la visita turistica dei suddetti luoghi bensì il poter gustare le loro fantastiche birre in altrettanto fantastici e incredibilmente tipici pub.<br />
<br />
Il terzo giorno invece abbiamo abbandonato le campagne e ci siamo trasferiti nell'affollatissima ma sempre stupenda Londra. Quanto mi mancava quella città. Ne avevo nostalgia, ne sono rimasto affascinato mesi fa e da allora ogni occasione buona per tornarci è sempre ben accetta.<br />
<br />
Vorrei precisare che questo weekend non l'ho trascorso seduto in un pub 24 ore su 24 a trangugiare pinte su pinte. Ci sono anche stati molti momenti propizi in cui intavolare discorsi seri con i miei compagni di bevuta.<br />
<br />
Alcune chiacchiere erano sul lavoro (tra l'altro tutti e 3 abbiamo condiviso lo stesso datore di lavoro) ma anche per discutere dei nostri eventuali pregi e difetti caratteriali.<br />
<br />
Chiaramente, nessuno di noi è perfetto però è anche vero che il nostro IO mentale tende ad immaginarsi come tale. Abbiamo e sappiamo di avere dei limiti ma normalmente li mettiamo in secondo piano e non li consideriamo influenti o veramente importanti.<br />
<br />
L'ultima sera, quella passata a Londra, eravamo solo più io ed il mio compagno di viaggio dato che il nostro amico londinese aveva altri impegni. Devo dire che, quasi incredibilmente, abbiamo cominciato a fare discorsi sempre più seri.<br />
Da bravi italiani medi quali siamo ci siamo messi a discutere del nostro Paese, della gente che lo governa e del fatto che alla fin fine e in maniera (non troppo) velata è sempre il cittadino a prenderlo in...saccoccia diciamo!<br />
<br />
M, che ha una decina di anni in più di me e quindi è anche più saggio, mi ha fatto velocemente notare come di questi argomenti se ne parli tanto e per quanto ci si indigni alla fine abbassiamo tutti la testa e davvero in pochi fanno qualcosa.<br />
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Forse non sarò il primo del gruppo di quelli che abbassano la testa, magari prima di farlo borbotto un pò a bassa voce. Ma la conclusione continua a rimanere sempre identica.<br />
<br />
Questo post, e anche quelli futuri (non tutti però), serve più a me che forse a voi tutti per poter dire 'voglio alzare la testa e provare a fare qualcosa'.<br />
<br />
Vero è che difficilmente mi troverete in prima fila alle manifestazioni di sindacati, partiti & co. ma comunque credo che cominciare ad esprimere le proprie opinioni e la propria indignazione possa servire come esempio anche ad altri.<br />
<br />
Perchè le manifestazioni a volte non bastano per raggiungere un obiettivo. Ciò che veramente manca nel nostro Paese è la diffusione di informazione, soprattutto ora che le televisioni ed i telegiornali sono pilotati.<br />
<br />
Le TV parlano dei problemi di coppia del nostro premier con sua moglie quando in Parlamento passano (totalmente in sordina) leggi controproducenti per l'80% della popolazione (perdonate la scarsità di fonti e riferimenti ma stiamo parlando di argomenti vecchi di un anno e la mia memoria non è così buona a riguardo).<br />
Le TV parlano dello sciopero dei calciatori e al governo passa la manovra finanziaria 2011 con il suo aumento dell'IVA al 21%, il ritorno del ticket sanitario e la 'rimodulazione delle pensioni alte'. Vero è che questo argomento non mi tocca personalmente, però l'Italia è un Paese vecchio e seriamente non capisco come una persona che lavori per 40 e più anni e che finalmente guadagna uno stipendio tutto sommato decente debba vedersi 'rimodulata' la pensione perchè al Governo decidono di tagliare sulle spese.<br />
Volendo tagliare le spese basterebbe azzerare le spese dei parlamentari. Iniziamo a ridurre i loro stipendi torniamo allo Statuto Albertino dove chi faceva il parlamentare non percepiva una Lira che fosse una.<br />
Rimoduliamo le loro di pensioni che sono altissime e sicuramente non meritate. Vorrei lavorare anche io 5 anni e ricevere una pensione a vita da miliardario.<br />
<br />
Da tutto questo sproloquio può sembrare che io sia leggermente di parte. Sicuramente è certo che non ho votato per avere il nostro caro Silvio lì dov'è, però c'è anche da dire che anche negli altri schieramenti non è che la brava gente pulluli.<br />
Quando si parla di tagliare i loro stipendi, stranamente, sono tutti d'accordo sul votare contrario a questa 'malsana' idea.<br />
<br />
L'unico termine che mi viene in mente dopo aver sbrodolato per bene in questo post è 'VERGOGNA'.<br />
<br />
<b>Mood attuale: Prima di cominciare a parlare di politica ero sereno, ora sono solo incarognito.</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Somebody to love' (Jefferson Airplane)</b><br />
<br />Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-37893887483900098952011-09-06T00:09:00.001+02:002011-09-06T00:09:55.629+02:00Ecosostenibile fin nel midollo<div><p>Oggi è ricominciata la settimana e con essa sono anche partiti i migliori propositi.<br>
Stamattina, per la prima volta nella mia vita, sono andato in ufficio in bici.<br>
In fondo nulla di veramente eclatante o sensazionale però pur sempre un passo avanti.<br>
Anche se, arrivato in ufficio stamattina e arrivato a casa stasera, ero più sudato di una porchetta al forno tutta una serie di soddisfazioni me le sono tolte.<br>
Innanzitutto ho totalmente evitato il traffico che da oggi ha ricominciato ad assediare la mia città e questo è sicuramente un bene.<br>
Inoltre, per quanto possibile, vivo finalmente la mia città al meglio ed infine mi mantengo un pò (più) in forma.<br>
Per quanto possa dire la mia fidanzata (ed apprezzo infinitamente il fatto che continui a farlo) ho davvero bisogno di rimettermi in forma.<br>
Vero è che non lo sono mai stato del tutto, però nel 2009 ero abbastanza allenato da fare una 10 km ed il mio sogno di correre una maratona tuttora fuori dal cassetto. Quindi da ora ho cominciato a prendermi nuovamente atleticamente sul serio.<br>
Domani di nuovo bici, ormai ci ho preso gusto e appena possibile comincerò di nuovo a macinare chilometri con i piedi. <br>
Stavolta però con le mie scintillanti five fingers ai piedi.</p>
<p><b>Mood attuale: Incredibilmente assonnato.</b><br>
<b>Canzone in testa: 'Buonanotte fiorellino' (Francesco De Gregori)</b></p>
</div>Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-5601331759111310362011-09-02T13:23:00.001+02:002011-09-02T13:23:09.489+02:00Binomio perfettoLa scorsa domenica sono stato a pranzo dai miei genitori assieme alla mia fidanzata, i miei fratelli e rispettive mogli.<br />
E' stata la prima volta da quando mi sono trasferito che capitava un'occasione simile ed è stato davvero molto bello condividere un lauto pranzo tutti riuniti. Faceva molto pranzo di Natale.<br />
Inoltre, era anche occasione per festeggiare il compleanno della mia fidanzata quindi, se già i pranzi domenicali di mia madre sono abbondanti, questa volta era faraonico.<br />
Per poco non esplodevamo tutti. Difatti, al termine della mangiata ci siamo svaccati sul divano a guardare la Formula 1.<br />
Forse il verbo esatto non è guardare, ma pisolare guardando la Formula 1.<br />
Seguo questo sport sin da bambino. Ricordo le domeniche passate sul divano con mio padre e i miei fratelli. Scollegavamo il cervello e ci appassionavamo sempre più a questo sport.<br />
Gli anni passavano e purtroppo lo spettacolo vero e proprio scemava di anno in anno.<br />
<br />
Anni fa i grandi capi della federazione decisero di apportare alcune modifiche al regolamento per introdurre più spettacolo.<br />
In parte l'obiettivo è stato raggiunto, sto parlando principalmente delle qualifiche che finalmente hanno un pò più di senso e sono un pò più emozionanti. Ma purtroppo le gare continuano a rimanere incredibilmente noiose.<br />
<br />
Vedere questi bolidi sfrecciare per così tanti giri e così pochi sorpassi è veramente perfetto per fare un pisolino.<br />
In fondo a casa mia ci interessiamo unicamente della partenza (dove un pò di sorpassi e manovre azzardate si possono vedere) e la fine giusto per capire chi ha vinto.<br />
Insomma, 1 ora e mezzo di dormita assicurata.<br />
<br />
La scorsa domenica, invece, nonostante tutti dormissero sono rimasto sveglio e mi sono 'gustato' tutti i 44 giri.<br />
Notavo come ormai i duelli veri non esistano più, come i piloti passino l'80% di ogni giro a schiacciare pulsanti e ruotare manopole. Ormai le abilità dei guidatori sono state totalmente rimpiazzate dall'elettronica.<br />
Tutto ciò suscita un pò di tristezza.<br />
E poi, da un giro all'altro, l'illuminazione. Diciamo quasi un delirio dovuto all'eccesso di cibo in corpo.<br />
In entrambi i casi mi sono messo a riflettere su quello che realmente potrebbe veramente risollevare le sorti di uno spettacolo che non può più essere definito come tale.<br />
<br />
<b>'Mario Kart' è la risposta.</b><br />
<br />
Immaginavo le auto di Formula 1 equipaggiate con taniche di olio per motori o bucce di banane che, sfrecciando su rettangoli luminosi sparsi per il circuito, potessero essere attivati e, in seguito, rilasciati.<br />
Oppure il molto più semplice 'Boost' per la velocità. Le attuali monoposto ne sono già fornite, ma poterlo utilizzare solo dopo il passaggio su un sensore aumenterebbe non poco la spettacolarità di tutto.<br />
<br />
Immaginate un pilota che inizia a zigzagare lungo il percorso pur di raccattare bonus sparsi in giro, quindi automobili che non seguono una traiettoria perfetta del tracciato ma che lo sfruttano davvero a pieno.<br />
<br />
E poi, diciamocelo, vedere un Louis Hamilton o un Alonso che vengono sorpassati da 5 macchine in fila perchè perdono il controllo su una chiazza di olio non ha prezzo!<br />
<br />
<b>Mood attuale: TGI Friday</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'I walk the line' (Johnny Cash)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-82360064421701904442011-08-23T12:00:00.000+02:002011-08-23T12:00:09.249+02:00Letture estivePrima di partire per le tante agognate ferie decisi di rinverdire le mie scorte letterarie comprando alcuni libri su Amazon.<br />
I 2 nuovi titoli che ora occupano una sorta di posto d'onore nella mia libreria sono 'Storia naturale del nerd' (Benjamin Nugent) e 'Diario Pulp' (Strumm).<br />
<br />
Del primo libro avevo trovato qualche informazione girovagando per la Rete (forse su Wired.it, ma non ne sarei così certo).<br />
Il titolo potrebbe far pensare ad un libro tra il serio ed il faceto su una specifica connotazione sociologica di alcune persone.<br />
C'è da ammettere che alcuni sorrisi scappano, specialmente quando ci si immedesima in determinati dialoghi e comportamenti ma in linea di principio questo libro è un saggio sulla (appunto) 'storia naturale del nerd'.<br />
Con ciò viene intesa non solo la nascita di tale termine del vocabolario contemporaneo, ma sono anche presenti alcuni riferimenti letterari con opere quali 'Orgoglio e pregiudizio' o 'Frankenstein' per esempio.<br />
I riferimenti presenti passano da opere letterarie ad opere cinematografiche/televisive.<br />
Molto interessanti rimangono comunque gli scorci di vita passato dell'autore stesso e dei suoi compagni di scuola e di come si sentissero uniti nell'essere 'veri' nerd.<br />
Grazie anche a questo libro ho scoperto che sta prendendo piede la moda del 'finto nerd', cioè quel vestirsi alla Steve Urkel (occhiali da vista con montature spropositate e pantaloni ascellari per intenderci).<br />
In sè il libro è un'interessante punto di vista sociologico di questo particolare modo di essere e di vivere.<br />
Personalmente l'ho trovata un'interessante lettura. Forse però, chi non si sente così vicino all'essere nerd potrebbe non coglierne perfettamente le svariate sfumature presenti.<br />
<br />
Il secondo libro, invece, viene suggerito dal blog '<a href="http://mentenarrativa.blogspot.com/">NarrativaMente</a>' (chi scrive è un mio amico).<br />
Inizio col dire che il blog in sè va letto perchè questa persona scrive (a mio modesto parere) molto bene ed in questo momento è anche in cerca di un editore per un suo libro.<br />
Passato il momento di spudorata pubblicità nei suoi confronti, vorrei dire due cose sul libro da lui suggerito.<br />
Inizio col dire che questo libro mi è piaciuto molto, tanto da leggermelo nel giro di 4 giorni (c'è da dire anche che non è lunghissimo).<br />
Il libro è diviso in macro-parti alle quali corrisponde, per ognuna, un personaggio principale (e di conseguenza un punto di vista) differente.<br />
Interessante è come lo stile dell'opera passi da un noir-comico (presente nelle prime parti) ad un noir molto più cupo via via che ci si addentra nella lettura.<br />
Il libro racconta diverse vicissitudini legate alla malavita romana, quindi i dialoghi e i comportamenti dei personaggi si immedesimano perfettamente con le possibili locuzioni dialettali ed i modi un pò rustici di questa regione.<br />
I personaggi (in totale una decina) sono ben caratterizzati e per alcuni di questi si inizia quasi a provare un senso di affetto. Anche se 'affetto' forse è una parola grossa dato che stiamo comunque sempre parlando di killer spietati.<br />
Anche qui le risate scappano, principalmente per il giusto connubio tra le situazioni descritte ed i dialoghi tra i personaggi. Da non perdere inoltre il colpo di scena che sicuramente non poteva mancare.<br />
<br />
In queste settimane ho letto parecchio ma ciò che mi ha dato maggiore soddisfazione è stato vedere la mia fidanzata leggere 'Internet è un dono di Dio' (anche questo libro lo consiglio caldamente).<br />
<br />
<b>Mood attuale: tornato in ufficio e, vista l'ora, alquanto affamato.</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Rope' (Foo Fighters)</b>Alberto Maghinihttp://www.blogger.com/profile/15445293098937820464noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-27909391565024496242011-08-22T09:46:00.001+02:002012-12-08T22:50:36.960+01:00Habemus gas<div>
Ci sono voluti solamente (ironicamente parlando) 2 mesi ma finalmente questa mattina il tecnico dell'AES ha suonato al citofono e dopo 30 minuti, quasi per magia, il gas ha cominciato a scorrere nei tubi del mio appartamento. Incredibile ma vero, non ho neanche cacciato fuori una lira.<br />
Esistono ancora persone gentili che neanche si fanno offrire un caffè come segno di ringraziamento. Non conosco il nome di questo addetto, ma lo stimo moltissimo per la gentilezza e la cordialità dimostrata.<br />
Tempo 20 giorni e poi dovrei anche avere internet a casa. Insomma, a metà settembre l'appartamento sarà veramente vivibile per come lo intendo io.<br />
Già da oggi però potrò cominciare a vivere seriamente qui.<br />
Ci si rende conto di quanto alcune cose siano fondamentali solo quando non le si può avere ad immediata disposizione. Una bella doccia è veramente fondamentale in questi giorni africani torinesi.<br />
<b><br /></b>
<b>Mood attuale: al settimo cielo.</b><br />
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Ghost' (Pearl Jam)</b></div>
Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-91842403385518631512011-08-07T22:55:00.001+02:002011-08-07T22:55:02.390+02:00Giro finito<div><p>Ieri è stato l'ultimo giorno del viaggio on the road che ho fatto assieme a L. Davvero una bella esperienza non c'è che dire.<br>
Incredibilmente stancante ad essere sinceri però il girovagare per città e paesini vari è stato davvero molto divertente. <br>
Ieri ce la siamo presa più con comoda. Sveglia alle 9.30 e verso mezzogiorno siano partiti direzione Pisa. Devo ammettere che me la immaginavo diversa ma comunque molto carina.<br>
Dopo quest'ultima sosta culturale ci siamo concessi un bagno veloce e poi ci siamo diretti verso due sagre di paese nei dintorni.<br>
La prima era alquanto nascosta tra i monti toscani o forse più semplicemente il navigatore ci prendeva in giro. Dopo aver superato due frane, raggiungiamo la ridente cittadina di Gragnola per addentrarci in.una pseudo festa medievale. Interessante l'idea di sfruttare l'intera superficie del paese per fare festa.<br>
Da lì ci siamo spostati verso il nostro reale interesse, lo focaccette della zona di Aulla.<br>
Una vera prelibatezza, specialmente con una buona bottiglia di rosso e salumi a non finire.<br>
Con il passare delle ore e lo scorrere del vino, abbiamo affrontato diversi discorsi fino ad arrivare a decidere cosa ascoltare in macchina durante il viaggio di ritorno verso la nostra casa torinese.<br>
Optiamo per i Foo Fighters ma poi, quasi come una folgorazione, il karaoke della sagra mette su un bel pezzo di Fabrizio De Andrè. <br>
Ci guardiamo e quasi nello stesso istante pensiamo alla stessa cosa. Proprio ci vorrebbe della musica da poter cantare nella buia notte autostradale. <br>
Mentre sistemiamo la macchina per partire L. inserisce la discografia completa di De Andrè.<br>
Partiamo carichi a mille e le note di un grande poeta riempiono l'aria. Le nostre voci a malapena si sentono su alcuni passaggi, però non sbagliamo un ritmo o un motivetto da fischiare.<br>
Un viaggio di ritorno davvero fantastico. Consolidante di sicuro ed un ottimo happy ending per questa esperienza. </p>
<p><b>Mood attuale: stanco e domani si riparte.</b><br>
<b>Canzone attualmente in testa: 'Cose che dimentico' (Fabrizio De Andrè)</b></p>
</div>Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-39539473035323070282011-08-05T23:05:00.001+02:002011-08-05T23:05:47.323+02:00Road Trip<div><p>Tutto è nato quasi come una scommessa, uno scherzo o forse addirittura per gioco. Chissà e chi se lo vuole ricordare esattamente. <br>
Inizialmente doveva essere un vacanza con le fidanzate ma naturalmente loro preferiscono il relax al girovagare per strada senza meta precisa. Va bene, no problem. Io ed L. decidiamo comunque di imbarcarci in questa avventura. Approfittiamo dell'assenza delle girls (causa scoutismo) e decidiamo di organizzarci 4 giorni tra noi due uomini (soli) un viaggio lungo le strade italiane. Nessun punto preciso in mente, solo un'idea: la strada. Non solo inteso come nastro d'asfalto che scorre sotto le ruote, ma come viaggio anche interiore volendo. Dalla strada percorsa assieme nascono le migliori amicizie a volte ed in fondo, la vita è una strada che ogni giorno percorriamo e che non sappiamo dove ci porterà.<br>
Tolto questo excursus filosofico, che forse non ci ha toccato così tanto, nel giro di qualche settimana la nostra idea prende vita e anche un minimo di itinerario. Alla fine, tra i vari impegni e le varie ferie, il viaggio diventa di soli 4 giorni con un programma fittissimo. Siamo partiti il mercoledì appena passato con direttrice La Spezia per poi scendere verso Grosseto, Assisi, Todi, Gubbio e chi più ne ha più ne metta. Alla fine, naturalmente, le destinazioni sono un pò cambiate, diciamo evolute. Optare per le piccole strade statali invece che per le enormi autostrade è stata forse un'idea vincente. Sicuramente ci hanno permesso di gustare meglio il paesaggio e le cittadine che normalmente si perdono attraverso i lunghi viaggi.<br>
Questo ci ha fatto allungare ogni spostamento, ma ci ha regalato un sacco di bei paesaggi e pittoreschi paesini.<br>
Grazie a Facebook, inoltre, abbiamo ricevuto ottimi suggerimenti su dove andare e cosa vedere. Luoghi che sicuramente ci sarebbero sfuggiti altrimenti.<br>
E poi, certi viaggi aiutano a conoscere meglio se stessi ma anche i propri compagni di viaggio. Grande amico il mio compagno di viaggio. In questa migliaia di chilometri percorsi ci sono stati grandi discorsi, più o meno seri, grandi sottofondi musicali, ma anche grandi silenzi. E non sto parlando di silenzi imbarazzanti, ma solo di attimi in cui ognuno ha bisogno di un attimo per sé, sia esso per l'attenzione sulla guida, sia esso per ammirare il paesaggio. Credo fortemente che non sia necessario parlare per comunicare. A volte, forse, non c'è neanche questo gran bisogno di comunicare. Siamo in due in macchina e se per entrambi va bene così, allora il problema nemmeno si pone.<br>
Domani è il giorno del rientro da questo trip (anche mentale non solo) stradale che abbiamo fatto. Rientreremo in nottata così da poter ripartire quanto prima per le vacanze relax con le fidanzate. Ancora 600 km circa da percorrere ma già so che mi mancherà il pranzo con fornellino da campeggio nelle piazzole all'ombra. Mi mancherà la pennica dopo pranzo. Mi mancherà perderci per paesini sconosciuti e vagare inutilmente alla ricerca di un qualche punto di interesse. Mi mancherà questo viaggio perché già vorrei farne un altro, più lungo, più a Sud ma sempre con le solite facce.<br>
Questa esperienza è stata fantastica e tornando indietro ricomincerei tutto da capo all'infinito nonostante la stanchezza cominci a farsi sentire e anche il bisogno di un letto da definire proprio.<br>
Prossimo anno? Forse, speriamo, ci conto.</p>
<p><b>Mood attuale: un pò triste per la fine di tutto, felice per tutto ciò che è passato.</b><br>
<b>Canzone attualmente in testa: "Don't stop believing" (Journey)</b></p>
</div>Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5235566117076425270.post-58028769404730711072011-08-02T22:31:00.001+02:002011-08-02T22:31:57.578+02:00Il trono<div><p>Quando sono sul trono leggo. Leggo tanto e di tutto.<br>
Sul trono di casa mia normalmente leggo libri. Quando un libro mi appassiona e faccio fatica a smettere di leggere sono le gambe intorpidite che mi avvisano che forse dovrei scendere da lì. Quando un libro fa fatica a decollare leggo articoli sparsi dalle varie riviste che trovo pur di passare un pò di tempo in assoluta tranquillità. Se sono fortunato trovo da leggere l'ultimo numero di Wired. Molto molto ispirante in certi momenti. Non voglio però indicare alcuna correlazione tra la qualità degli articoli e la mia attività da seduto. <br>
A volte capita di doversi sedere su troni estranei. In quei casi è davvero difficile trovare qualcosa da leggere. E lì l'inventiva la fa da padrona. Composizione, modi di impiego, avvertenze di questo o quel detersivo. La situazione peggiore si cela in maniera veramente infima quando siedo su troni pubblici. Fortuna mia quella di possedere un telefono tecnologicamente avanzato che mi permette di collegarmi a Facebook, twittare o scrivere post in santissima pace.<br>
Giuro, in questo momento sto guidando!</p>
<p><b>Mood attuale: felice perché domani cominciano le ferie vere.</b><br>
<b>Canzone attualmente in playlist: 'Club Foot' (Kasabian)</b><br>
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</div>Finkin Fridomhttp://www.blogger.com/profile/11803634610605807752noreply@blogger.com0