martedì 3 gennaio 2012

Pensieri sparsi

Era da molto tempo che non scrivevo più un post.
Forse troppo, a parere mio.
Forse troppo poco, a parere di chiunque altro su questo pianeta!

Sarà che nell'ultimo periodo l'impegno lavorativo richiesto è aumentato esponenzialmente.
Sarà che tornato a casa le mie poche ore libere erano più incentrate sullo sviluppo di applicazioni mobile che sullo scrivere.
Sarà che mi sembrava di aver finito gli argomenti di cui discutere...impossibile aggiungerei!
Negli ultimi mesi sono successe davvero una marea di cose. Soprattutto sul territorio nazionale.
Dimissioni, governi tecnici, crisi, multe per lo scoppio dei petardi...direi che di cose di cui parlare ce ne sarebbe e anche per dei giorni.
Però, ammettiamolo, ormai ne parlano tutti e se ne sente parlare forse anche troppo. Troppa gente si dimostra interessata, ma poco interessante.
Sempre più gente si dimostra tuttologa e forse sarebbe meglio stessero zitti.
Tanta altra gente si dimostra indignata e sconcertata ma poi continua a fare magheggi pur di evadere il fisco come ha sempre fatto.

Nel periodo immediatamente successivo al Natale la città era deserta.
Io ero in ufficio perchè così ho avuto modo di gustarmi un pò di sana pace natalizia.
Devo ammettere che impiegare la metà del tempo per arrivare in ufficio oppure non trovare traffico tornando a casa la sera non è niente male. Quasi mi ci stavo abituando.
Da un lato forse è bene che si parli tanto di crisi e poi la gente comunque se ne vada in vacanza.
Fanno bene, e forse un pò li invidio. Sarà per questo che sono qui a scrivere post invece che starmene in montagna a godermi il panorama ed il freddo polare!
Io però sono contento così. Di lavoro ce n'è in abbondanza e se possibile preferisco sgobbare un pò di più ora e sperare in un minimo di quiete più avanti invece che tutto il contrario.


Il Natale è terminato da poco.
Nell'aria c'è ancora sentore di dolci campanelle che suonano e di fragorosi Oh-Oh-Oh!
Sinceramente inizio ad averne abbastanza.
Adoro il Natale per il lento incedere del tempo. Tutto sembra muoversi in slow-motion. Le cene in famiglia, le serate con gli amici, i pranzi coi parenti.
Questi momenti idilliaci però si frantumano in mille pezzi quando, per puro caso (o anche un pò per sfiga), si debba vagare per centri commerciali. Il sogno diventa un incubo.
La gente che cammina flemmatica seguendo traiettorie non ben definite. Gente che intralcia il passaggio come i trattori dei Cobas del latte.
E tu (povero picio) che salti, scavalchi, dribbli e quasi-corri per arrivare alla tua meta.
Buon per loro che anche quest'anno non ho ricevuto un lanciafiamme. Avrei sicuramente trovato una buona occasione per inaugurarlo a dovere!

Ed anche il Natale è passato. Capodanno si è quindi avvicinato con una certa celerità.
Capodanno invece è molto fast-forward. La preparazione del cenone sembrava una sfida di MasterChef.
Sarà per questo che il prossimo anno (fine del mondo permettendo) appenderò un orologio enorme sopra i fornelli ed inviterò Cracco, Bastianich e Barbieri a cena. Guai a loro a criticare l'operato mio e degli amici fidati, dopo 3 ore di cucine e qualche bottiglia di vino potremmo essere un pò suscettibili!

Passato il Capodanno è rimasto poco dello spirito della festa se non qualche bottiglia vuota o ancor peggio lasciata a metà.
Ieri, finalmente, relax. Montagna, neve, quiete, serenità. E poi nel primo pomeriggio di ritorno a casa nella grigia e piovosa Torino.
Tempo di rassettare un minimo casa (si legga "stipare il possibile e l'impossibile nell'armadio") e finalmente poter esclamare "casa dolce casa". Però sottovoce, quasi a non voler dissipare quel briciolo di Natale che aleggiava ancora in casa...
Sento le campanelle suonare, sempre più distanti e fievoli però sanno ancora creare quell'impalpabile magia per cui 'shhhh'......

Mood attuale: Rilassato
Canzone attualmente in playlist: When the Thames froze (Smith & Burrows)

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