giovedì 20 ottobre 2011

Inutili e divise

Premetto che non ho nulla contro le forze dell'ordine, siano essi Carabinieri, Polizia o Vigili Urbani.
Premetto che sicuramente a qualcosa di utile serviranno, in fondo senza alcuni di loro girare per la città potrebbe essere un tantino pericoloso.

Sono però certo che i Vigili Urbani (o Polizia Municipale o Polizia Locale, chiamatela un pò come vi pare) non siano realmente così indispensabili.

Vagano in giro per la città a spese del Comune (e quindi nostre) su macchine munite di sirene che come prontamente mi faceva notare la mia fidanzata: 'a che gli servono?'. Forse per le emergenze di soste vietate selvaggie!

O forse assolutamente no replicherei. Perchè è vero che quando non paghi il parcheggio, quando lasci la macchina in divieto di sosta, in tempo zero ti ritrovi sul parabrezza un bel verbale.
Più volte mi sono anche chiesto se si appostino a mò di spy-story negli androni o nei negozi a caccia del guidatore imprudente.

Da un servizio pubblico come questo potrebbe essere mi aspetterei naturalmente molto.
In fondo esistono per gestire la congestione del traffico e per far rispettare il codice della strada.
Eppure, quando troviamo dei Vigili agli incroci più che all'effetto Idraulico Liquido sugli ingorghi ci imbattiamo nell'effetto 'il-semaforo-c'è-e-funziona-ma-preferiamo-creare-inutili-imbottigliamenti'.
Già la gente pare essersi non ancora abituata al traffico mattutino e sinceramente non capisco come sia possibile dato che fanno sempre la stessa strada ogni giorno. In più quando vedono una divisa ed una paletta anche il loro istinto di sopravvivenza va a ramengo poichè si sentono in colpa e si paralizzano.
Piuttosto mettiamoci un clown a dirigere il traffico, potrebbe non piacere ai più però non creerebbe più disagi di quanti già ce ne siano.

Oltre alla situazione traffico, mi aspetterei che i Vigili facessero veramente rispettare il codice della strada e non che la loro unica preoccupazione fosse quella di riempire le casse comunali. A questo ci pensano già i simpaticissimi Ausiliari del Traffico.

Se un guidatore passa col rosso perchè così, secondo lui, arriva prima (forse di un paio di secondi direi) vorrei veder spuntare una volante con la sirena accesa pronta a verbalizzare l'accaduto.
Se il guidatore gira dove non deve, ecco spuntare la paletta e pure il verbale.
Se il guidatore, su una strada da 70 km/h va a 30 e quindi intralcia il traffico ecco che magicamente spunta il verbale.
Se il guidatore parcheggia la sua macchina in doppia fila in una strada già stretta (creando così ancora più confusione e problemi) solo perchè, da buon italiano, il caffè alle 8 del mattino è d'obbligo un verbale sul parabrezza me lo aspetterei.
Se l'automobilista, per evitare il traffico, passa indifferente nelle corsie riservate a Bus e Taxi nonostante il cartello (palesemente finto) che indica 'controlli con telecamere sulla corsia' me la aspetterei davvero una telecamera o almeno un Vigile pronto ad aspettarlo prima del successivo incrocio.

Questi sono solo alcuni esempi delle situazioni che vedo ogni giorno lungo la strada che percorro per andare al lavoro o per tornare a casa.
Queste sono tutte belle idee su come realmente dovrebbe funzionare la gestione del traffico in città. Eppure nulla di tutto ciò capita. Più volte ho visto gente sorpassare in contromano, girare dove non poteva nel mentre che passava col rosso e la volante, dall'altro lato dell'incrocio, che non si muove di un centimetro. Giuro, è tutto vero, fate un giro su Corso Vittorio a Torino verso le 18, queste sono scene di ordinaria amministrazione.

Negli ultimi anni la situazione sta peggiorando, gli automobilisti guidano sempre peggio (e anche le nuove generazioni di neo-patentati sfortunatamente) perchè siamo in piena anarchia stradale.
Invece che preoccuparsi del signor X che non ha pagato il parcheggio, iniziamo dai veri problemi della circolazione stradale. Quelli più piccoli si risolveranno da sè se la gente saprà che non si può più sgarrare!

Mood attuale: Sereno
Canzone attualmente in playlist: 'Sex On Fire' (Kings Of Leon)

giovedì 6 ottobre 2011

Comma 29 from outer space

"In un futuro non molto lontano e in una galassia altrettanto vicina esiste un pianeta governato da pochi (ma sempre troppi) potenti interessati più al vile denaro che al bene comune del Paese...

Atti di rivolta sparsi in tutto il mondo non destabilizzano questa casta di manipolatori e di corrotti...

Anche le televisioni e i giornali sono in mano loro e per quanto la popolazione si indigni, protesti e crei situazione di disordine tutto viene velocemente messo a tacere...

Stanno calpestando i diritti umani basilari perchè nessuno glielo può impedire...

Anche la libertà di espressione è all'angolo ed incassa colpi a ripetizione....il KO tecnico è prossimo...."

Questo potrebbe benissimo sembrare il teaser di un film di fantascienza ispirato a qualche libro di Asimov, Dick o magari Orwell. Un racconto su un futuro oscuro basato sull'annientamento intellettuale della popolazione.

Stando a quanto sta succedendo in questi giorni in Italia questo futuro non è, purtroppo, così lontano.

Il famoso DDL Intercettazioni ci sta velocemente avvicinando a questa triste verità.
In particolare stiamo parlando del famoso Comma 29 dell'articolo 1 o come viene meglio definito "l'ammazzablog".

A quanto pare "ammazzablog" è parecchio riduttivo. Wikipedia stesso si è autocensurato (4 Settembre 2011) come forma di protesta verso l'articolo sopra citato.

Riporto il famoso "Comma 29" per intero così da non modificare in modo alcuno il testo incriminato (qui il testo integrale).

"Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo
unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, ivi
compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le
rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto
ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilita` della notizia
cui si riferiscono."

Interessante, davvero molto interessante.
Mi immagino il signorotto di turno che indisposto da qualcosa letto distrattamente in un blog decida di richiederne una rettifica.

Eppure, giusto leggermente, ho questo strano deja-vu di censura in tutto questo. Spero sinceramente di sbagliarmi e spero che lo scopo ultimo di questa comma incriminato sia di maggior livello.

Intanto, Vasco (a modo suo) qualche giorno fa è stato precursore di tutto ciò. Un Nostradamus dei nostri tempi quasi!

Intanto, continuo a scrivere. Del più e del meno, di politica, di ciò che accade nel mondo. Quasi spero di ricevere una richiesta di rettifica un giorno, potrebbe significare che questo blog viene letto da più gente di quanto immagini.

Nel mentre il web si indigna e si scatena contro tutto e tutti. Giustamente aggiungerei.
La ferita brucia ancora, ma pare che qualche passo in avanti si stia facendo. Non tutto è perduto e noi tutti confidiamo nel futuro, sperando non sia oscuro come il trailer iniziale!

Mood attuale: Stanco morto
Canzone attualmente in playlist: 'Backdrifts' (Radiohead)

martedì 4 ottobre 2011

Responsabilmente

Il leitmotiv di questo decennio pare essere 'Responsabilmente'.
Dalla TV, dalle pubblicità, dai media in generale ci viene chiesto di bere 'responsabilmente', guidare 'responsabilmente' e giocare d'azzardo 'responsabilmente'.

L'ultimo punto mi rende parecchio perplesso.
Da qualche anno qualsiasi bar della nostra penisola che voglia guadagnare denaro facile  ha installato almeno una di queste macchinette infernali e caciarone negli angoli più bui e nascosti del locale.
A qualsiasi ora del giorno si vedono persone che non fanno altro che pigiare due, massimo tre, tasti pur di tentare la fortuna. Con la probabilità di vincere pari almeno a 1 su 1.000.000 orde di 'malati' sperano di ricadere in quell'1 probabilistico.
Vero è che quell'1 esiste e sicuramente corrisponderà a qualche giocatore, ma una volta vinto bisognerebbe smettere e non tentare nuovamente la sorte.

Tolto questo piccolo incipit, davvero non mi capacito di come anche le scommesse online siano diventate frutto di pubblicità televisive. Pubblicità che ti raccontano di come sia bello scommettere e facile vincere. Attori che mostrano grandi sorrisi e facce rilassate.
Siamo sicuri che questa sia la realtà? Mostriamo alla gente le facce dei veri scommettitori e non di attori che sorridono per copione. Mostriamo loro come uno scommettitore occasionale (il 99% della popolazione insomma) rischi di ridursi pur di incappare in una vincita fortunata.

Parlo tanto di fortuna, ma la fortuna non serve in questo campo. La fortuna non esiste, esiste solo la probabilità e questa pende sicuramente dalla parte del banco e non dei giocatori.

Anche il bere 'responsabile' mi inquieta parecchio.
Non ha alcun senso apparente. Se bevi non guidi (sia esso macchina, scooter, bici o pedalò) e se vuoi/devi guidare allora non bevi.
Bere e guidare è comunque un rischio, come il gioco d'azzardo.
Vero è che a bere una birra media il rischio è prossimo allo zero (come il tasso alcolemico nel tuo sangue) ma comunque esiste.

In entrambi i casi (e sicuramente ne esistono tanti altri ai quali purtroppo non faccio più attenzione) 'responsabilmente' andrebbe letto come: 'fai quello che vuoi e quanto vuoi, tanto alla fine è lo Stato che ci guadagna'.

Se davvero volessimo risolvere i problemi di alcolismo (più o meno giovanile) o le malattie legate al gioco d'azzardo, l'unica soluzione sarebbe quella di eliminare il problema alla radice.

Eliminiamo le scommesse online, soprattutto ora che si possono fare anche con soldi veri.
Eliminiamo i centri scommesse che si moltiplicano a vista d'occhio (anni fa erano i kebabbari a moltiplicarsi come funghi, perchè non facciamo un passo indietro?).
Facciamo in modo che le leggi sull'alcool vengano veramente fatte rispettare. Se sei minore non puoi bere. Se sei troppo ubriaco non ti posso più servire da bere. Se ordini qualcosa al bancone, prima mi dai le chiavi della macchina e quando te ne vai te le rido se sei in grado di guidare, altrimenti ti chiamo un taxi.

Viviamo in un Paese che potrebbe essere veramente avanti, che potrebbe dare begli esempi, che potrebbe mostrare la faccia invece che il culo (come al solito). Facciamo in modo che anche queste cose comincino a cambiare.
Gli italiani sono capaci di grandi cose ed in passato l'abbiamo saputo dimostrare. Facciamo questo sforzo ancora una volta, impariamo e insegniamo agli altri come si gestiscono questi tipi di problemi.

Mood attuale: Riposato
Canzone attualmente in playlist: 'Fix You' (Coldplay)

lunedì 3 ottobre 2011

la TV è una prigione

La TV sa imprigionare le nostre menti con una semplicità a dir poco disarmante.
Imprigiona la mente dando l'impressione che essa sia libera di vagare dovunque voglia.
Vaga, è vero, ma entro determinati limiti. Come in una cella di 2 metri per 2 ci si può consumare le suole fiancheggiando le pareti, ma alla fine ci si ritrova sempre al punto iniziale senza aver percorso chissà quali distanze.
La TV ci passa notizie (da definire come tali) davvero col contagocce. Ormai i telegiornali costituiscono un unico grande monopolio. La notizia A viene trasmessa con le stesse immagini e (quasi) con gli stessi testi da Mediaset e da RAI.
Da un pò di tempo (forse troppo) mi sono reso conto di questa situazione e perciò ho abolito i telegiornali dal mio personale palinsesto.
E poi, però, cosa rimane? Poco o niente. Qualche format trito e ritrito ripetuto all'infinito e lucidato a dovere per cercare, come le allodole, di attrarci e al contempo ingannarci.

La TV ci fa immergere in una realtà alternativa. Una realtà fatta di amori passionali o di vite avventurose. Una realtà plasmata sul successo facile e sul televoto. Una realtà che non è realtà. I cosiddetti 'reality show' sono reali quanto i soldi del Monopoli. Provetti attori che fingono di essere gente comune quando invece sono i classici furbetti del quartiere che fingono di essere incredibilmente stupidi o 'fisicamente-generose' pur di raggiungere il soldo facile.
Come escludere poi il weekend (una volta era solo la Domenica) del Calcio e del suo mondo (altrettanto scintillante) e ultra-miliardario.
Italiani comuni che nonostante la crisi, nonostante gli spiccioli in banca, il costante furto di soldi da parte dei potenti e i continui sberleffi della gente agiata non perdono una puntata di Controcampo, Quelli che il calcio o (appunto) la Domenica Sportiva.

La TV ci sta rincoglionendo. Preferiamo stare su un divano a guardare una finta realtà piuttosto che uscire all'aria aperta a goderci la vera realtà.

Ho usato il plurale perchè anche io mi ritrovo a perdere ore della mia vita guardando il nulla cosmico.
Faccio zapping quando non ho sonno per trovare un qualche film interessante e c'è da dire che sono sempre più difficili da scovare. Guardo uno dei film che ho sul media-player perchè almeno so a cosa vado incontro ed evito le sempre più invadenti interruzioni pubblicitarie.
Ma sopra a tutto questo, preferisco leggere un bel libro. Leggo tanto e leggo spesso. Prima di addormentarmi, quando non ho nulla da fare o quando sono al cesso.
Preferisco farmi intrappolare da un buon libro perchè so a cosa vado incontro, io ho scelto il libro e l'autore.
Se non voglio leggere, invece, metto su della buona musica. E anche a questo riguardo sono io che scelgo. Preferisco ascoltare il mio iPod piuttosto che la radio così da sapere già in anticipo cosa andrò ad ascoltare.

La TV di oggi fatta di serie televisive, programmi sciaqua-cervello e finte notizie non mi piace e nel 99% dei casi la evito a priori.

Mood attuale: Pensieroso
Canzone in playlist: 'Faint' (Linkin Park)

mercoledì 28 settembre 2011

cinema e trailer

E' da qualche tempo che notavo questa cosa ma speravo di sbagliarmi.
Mi capita spesso (almeno un paio di volte al mese) di andare al cinema con la mia fidanzata.
Ci piace trascorrere un paio d'ore in tranquillità su morbide poltrone a guardare qualche produzione cinematografica (sia essa italiana, europea o americana).
Spesso ho notato come, però, non sempre i trailer rispecchino la realtà.

Quando parliamo di grandi blockbuster (Kung Fu Panda, 300, X-Men per esempio) il trailer rispecchia fedelmente la pellicola. Anche perchè scegliendo un film del genere si sa già cosa aspettarsi dalle immagini che lentamente scorrono nella sala.

Spesso però, soprattutto sulle produzioni minori o su quel tipo di produzione da cui non ci si aspetta miliardi di dollari di incasso, i trailer vengono costruiti in maniera del tutto ingannevole.

Di esempi ce ne sono tanti, forse troppi, ma gli ultimi di cui abbia memoria sono sicuramente 'Le amiche della sposa' e, il film che ho visto ieri sera, 'Crazy, Stupid, Love'.

Sono rimasto parecchio deluso dal primo titolo. Il trailer presenta un film sul comico andante con una certa velocità di narrazione, mentre invece il film è totalmente l'opposto.
La comicità è presente in minima parte e suddivisa su un totale di 125 minuti. Per quanto riguarda la velocità della narrazione posso solo dire che 'velocità' sicuramente non è il termine adatto.
Il film è lento tendente al noioso, i dialoghi sono lenti ed i momenti di silenzio sono estenuanti.
E' facile immaginare la delusione alla fine del film quando ci si aspetta che la narrazione ingrani la quinta e spinga sull'acceleratore, ma invece piuttosto scala in seconda.
Devo dire che, unica soddisfazione, nonostante il film al femminile nemmeno alla mia ragazza è piaciuto.

Ieri sera, invece, siamo andati a vedere il secondo film 'Crazy, Stupid, Love'.
Il trailer faceva presagire un film basato molto sulla comicità e con un minimo di storia d'amore.
Insomma, il film che avrebbe accontentato sia i miei gusti che quelli della mia fidanzata.
Invece mi sbagliavo. Non del tutto, ma almeno in parte.
Di battute da ridere ce ne sono, anche parecchie, che variano dall'umorismo più fino a quello più 'grossolano' e la storia è ben intrecciata e abbastanza profonda da permettere alla fine di inserire ogni tassello al proprio posto senza (troppe) forzature.

In sostanza, mai fidarsi dei trailer siano essi in italiano o in lingua originale. Meglio andare su IMDB.com e cominciare a farsi una cultura da lì. Credo che questo sia l'unico modo per evitare delusioni (parlo esplicitamente della prima tipologia di trailer sopra citata).

Mood attuale: Sereno e produttivo
Canzone attualmente in playlist: 'In this light and on this evening' (Editors)


mercoledì 21 settembre 2011

Dormo dalla tua parte del letto

Dormo dalla tua parte del letto perchè dalla mia c'è la conca formata dal mio dolce peso.
Dormo dalla tua parte del letto perchè il materasso lì è ancora morbido.
Dormo dalla tua parte del letto perchè è più vicina alla luce mattutina.
Dormo dalla tua parte del letto perchè voglio sentire il tuo profumo.
Dormo dalla tua parte del letto abbracciando l'aria sperando così in una tua immediata materializzazione.
Dormo dalla tua parte del letto perchè mi sembra sia ancora calda dall'ultima volta in cui ti ci sei stesa.
Dormo dalla tua parte del letto ed immagino il sussultare del tuo corpo poco prima che ti addormenti.
Dormo dalla tua parte del letto perchè mi manca averti lì.
Dormo dalla tua parte del letto perchè so che così scaccerò i brutti sogni.
Dormo dalla tua parte del letto perchè solo così potrò sognare te.
Dormo dalla tua parte del letto perchè mi fa sentire meno solo in tutto quello spazio.
Dormo dalla tua parte del letto perchè vorrei fossi lì.
Dormo dalla tua parte del letto perchè sarebbe stupendo fossi sempre lì.
Dormo, a cucchiaio, dalla tua parte del letto perchè spero che la mia cucchiaina torni presto al suo posto.
Dormo..........................

Mood: assonnato e sognante ad occhi aperti
Canzone: 'Dancing Barefoot' (Patti Smith)

mercoledì 14 settembre 2011

Postumi londinesi

Sono recentemente tornato da un weekend londinese a base di ettolitri di birra e, sopratuttto, grandi chiacchiere coi miei compagni di avventura.

Mi trovavo a Londra con un amico per far visita ad un nostro ex-collega (e soprattutto amico).
Abbiamo passato un paio di giorni nelle campagne inglesi attorno ad Oxford (Marlow più precisamente) anche se il nostro scopo principale non era la visita turistica dei suddetti luoghi bensì il poter gustare le loro fantastiche birre in altrettanto fantastici e incredibilmente tipici pub.

Il terzo giorno invece abbiamo abbandonato le campagne e ci siamo trasferiti nell'affollatissima ma sempre stupenda Londra. Quanto mi mancava quella città. Ne avevo nostalgia, ne sono rimasto affascinato mesi fa e da allora ogni occasione buona per tornarci è sempre ben accetta.

Vorrei precisare che questo weekend non l'ho trascorso seduto in un pub 24 ore su 24 a trangugiare pinte su pinte. Ci sono anche stati molti momenti propizi in cui intavolare discorsi seri con i miei compagni di bevuta.

Alcune chiacchiere erano sul lavoro (tra l'altro tutti e 3 abbiamo condiviso lo stesso datore di lavoro) ma anche per discutere dei nostri eventuali pregi e difetti caratteriali.

Chiaramente, nessuno di noi è perfetto però è anche vero che il nostro IO mentale tende ad immaginarsi come tale. Abbiamo e sappiamo di avere dei limiti ma normalmente li mettiamo in secondo piano e non li consideriamo influenti o veramente importanti.

L'ultima sera, quella passata a Londra, eravamo solo più io ed il mio compagno di viaggio dato che il nostro amico londinese aveva altri impegni. Devo dire che, quasi incredibilmente, abbiamo cominciato a fare discorsi sempre più seri.
Da bravi italiani medi quali siamo ci siamo messi a discutere del nostro Paese, della gente che lo governa e del fatto che alla fin fine e in maniera (non troppo) velata è sempre il cittadino a prenderlo in...saccoccia diciamo!

M, che ha una decina di anni in più di me e quindi è anche più saggio, mi ha fatto velocemente notare come di questi argomenti se ne parli tanto e per quanto ci si indigni alla fine abbassiamo tutti la testa e davvero in pochi fanno qualcosa.

Forse non sarò il primo del gruppo di quelli che abbassano la testa, magari prima di farlo borbotto un pò a bassa voce. Ma la conclusione continua a rimanere sempre identica.

Questo post, e anche quelli futuri (non tutti però), serve più a me che forse a voi tutti per poter dire 'voglio alzare la testa e provare a fare qualcosa'.

Vero è che difficilmente mi troverete in prima fila alle manifestazioni di sindacati, partiti & co. ma comunque credo che cominciare ad esprimere le proprie opinioni e la propria indignazione possa servire come esempio anche ad altri.

Perchè le manifestazioni a volte non bastano per raggiungere un obiettivo. Ciò che veramente manca nel nostro Paese è la diffusione di informazione, soprattutto ora che le televisioni ed i telegiornali sono pilotati.

Le TV parlano dei problemi di coppia del nostro premier con sua moglie quando in Parlamento passano (totalmente in sordina) leggi controproducenti per l'80% della popolazione (perdonate la scarsità di fonti e riferimenti ma stiamo parlando di argomenti vecchi di un anno e la mia memoria non è così buona a riguardo).
Le TV parlano dello sciopero dei calciatori e al governo passa la manovra finanziaria 2011 con il suo aumento dell'IVA al 21%, il ritorno del ticket sanitario e la 'rimodulazione delle pensioni alte'. Vero è che questo argomento non mi tocca personalmente, però l'Italia è un Paese vecchio e seriamente non capisco come una persona che lavori per 40 e più anni e che finalmente guadagna uno stipendio tutto sommato decente debba vedersi 'rimodulata' la pensione perchè al Governo decidono di tagliare sulle spese.
Volendo tagliare le spese basterebbe azzerare le spese dei parlamentari. Iniziamo a ridurre i loro stipendi torniamo allo Statuto Albertino dove chi faceva il parlamentare non percepiva una Lira che fosse una.
Rimoduliamo le loro di pensioni che sono altissime e sicuramente non meritate. Vorrei lavorare anche io 5 anni e ricevere una pensione a vita da miliardario.

Da tutto questo sproloquio può sembrare che io sia leggermente di parte. Sicuramente è certo che non ho votato per avere il nostro caro Silvio lì dov'è, però c'è anche da dire che anche negli altri schieramenti non è che la brava gente pulluli.
Quando si parla di tagliare i loro stipendi, stranamente, sono tutti d'accordo sul votare contrario a questa 'malsana' idea.

L'unico termine che mi viene in mente dopo aver sbrodolato per bene in questo post è 'VERGOGNA'.

Mood attuale: Prima di cominciare a parlare di politica ero sereno, ora sono solo incarognito.
Canzone attualmente in playlist: 'Somebody to love' (Jefferson Airplane)

martedì 6 settembre 2011

Ecosostenibile fin nel midollo

Oggi è ricominciata la settimana e con essa sono anche partiti i migliori propositi.
Stamattina, per la prima volta nella mia vita, sono andato in ufficio in bici.
In fondo nulla di veramente eclatante o sensazionale però pur sempre un passo avanti.
Anche se, arrivato in ufficio stamattina e arrivato a casa stasera, ero più sudato di una porchetta al forno tutta una serie di soddisfazioni me le sono tolte.
Innanzitutto ho totalmente evitato il traffico che da oggi ha ricominciato ad assediare la mia città e questo è sicuramente un bene.
Inoltre, per quanto possibile, vivo finalmente la mia città al meglio ed infine mi mantengo un pò (più) in forma.
Per quanto possa dire la mia fidanzata (ed apprezzo infinitamente il fatto che continui a farlo) ho davvero bisogno di rimettermi in forma.
Vero è che non lo sono mai stato del tutto, però nel 2009 ero abbastanza allenato da fare una 10 km ed il mio sogno di correre una maratona tuttora fuori dal cassetto. Quindi da ora ho cominciato a prendermi nuovamente atleticamente sul serio.
Domani di nuovo bici, ormai ci ho preso gusto e appena possibile comincerò di nuovo a macinare chilometri con i piedi.
Stavolta però con le mie scintillanti five fingers ai piedi.

Mood attuale: Incredibilmente assonnato.
Canzone in testa: 'Buonanotte fiorellino' (Francesco De Gregori)

venerdì 2 settembre 2011

Binomio perfetto

La scorsa domenica sono stato a pranzo dai miei genitori assieme alla mia fidanzata, i miei fratelli e rispettive mogli.
E' stata la prima volta da quando mi sono trasferito che capitava un'occasione simile ed è stato davvero molto bello condividere un lauto pranzo tutti riuniti. Faceva molto pranzo di Natale.
Inoltre, era anche occasione per festeggiare il compleanno della mia fidanzata quindi, se già i pranzi domenicali di mia madre sono abbondanti, questa volta era faraonico.
Per poco non esplodevamo tutti. Difatti, al termine della mangiata ci siamo svaccati sul divano a guardare la Formula 1.
Forse il verbo esatto non è guardare, ma pisolare guardando la Formula 1.
Seguo questo sport sin da bambino. Ricordo le domeniche passate sul divano con mio padre e i miei fratelli. Scollegavamo il cervello e ci appassionavamo sempre più a questo sport.
Gli anni passavano e purtroppo lo spettacolo vero e proprio scemava di anno in anno.

Anni fa i grandi capi della federazione decisero di apportare alcune modifiche al regolamento per introdurre più spettacolo.
In parte l'obiettivo è stato raggiunto, sto parlando principalmente delle qualifiche che finalmente hanno un pò più di senso e sono un pò più emozionanti. Ma purtroppo le gare continuano a rimanere incredibilmente noiose.

Vedere questi bolidi sfrecciare per così tanti giri e così pochi sorpassi è veramente perfetto per fare un pisolino.
In fondo a casa mia ci interessiamo unicamente della partenza (dove un pò di sorpassi e manovre azzardate si possono vedere) e la fine giusto per capire chi ha vinto.
Insomma, 1 ora e mezzo di dormita assicurata.

La scorsa domenica, invece, nonostante tutti dormissero sono rimasto sveglio e mi sono 'gustato' tutti i 44 giri.
Notavo come ormai i duelli veri non esistano più, come i piloti passino l'80% di ogni giro a schiacciare pulsanti e ruotare manopole. Ormai le abilità dei guidatori sono state totalmente rimpiazzate dall'elettronica.
Tutto ciò suscita un pò di tristezza.
E poi, da un giro all'altro, l'illuminazione. Diciamo quasi un delirio dovuto all'eccesso di cibo in corpo.
In entrambi i casi mi sono messo a riflettere su quello che realmente potrebbe veramente risollevare le sorti di uno spettacolo che non può più essere definito come tale.

'Mario Kart' è la risposta.

Immaginavo le auto di Formula 1 equipaggiate con taniche di olio per motori o bucce di banane che, sfrecciando su rettangoli luminosi sparsi per il circuito, potessero essere attivati e, in seguito, rilasciati.
Oppure il molto più semplice 'Boost' per la velocità. Le attuali monoposto ne sono già fornite, ma poterlo utilizzare solo dopo il passaggio su un sensore aumenterebbe non poco la spettacolarità di tutto.

Immaginate un pilota che inizia a zigzagare lungo il percorso pur di raccattare bonus sparsi in giro, quindi automobili che non seguono una traiettoria perfetta del tracciato ma che lo sfruttano davvero a pieno.

E poi, diciamocelo, vedere un Louis Hamilton o un Alonso che vengono sorpassati da 5 macchine in fila perchè perdono il controllo su una chiazza di olio non ha prezzo!

Mood attuale: TGI Friday
Canzone attualmente in playlist: 'I walk the line' (Johnny Cash)

martedì 23 agosto 2011

Letture estive

Prima di partire per le tante agognate ferie decisi di rinverdire le mie scorte letterarie comprando alcuni libri su Amazon.
I 2 nuovi titoli che ora occupano una sorta di posto d'onore nella mia libreria sono 'Storia naturale del nerd' (Benjamin Nugent) e 'Diario Pulp' (Strumm).

Del primo libro avevo trovato qualche informazione girovagando per la Rete (forse su Wired.it, ma non ne sarei così certo).
Il titolo potrebbe far pensare ad un libro tra il serio ed il faceto su una specifica connotazione sociologica di alcune persone.
C'è da ammettere che alcuni sorrisi scappano, specialmente quando ci si immedesima in determinati dialoghi e comportamenti ma in linea di principio questo libro è un saggio sulla (appunto) 'storia naturale del nerd'.
Con ciò viene intesa non solo la nascita di tale termine del vocabolario contemporaneo, ma sono anche presenti alcuni riferimenti letterari con opere quali 'Orgoglio e pregiudizio' o 'Frankenstein' per esempio.
I riferimenti presenti passano da opere letterarie ad opere cinematografiche/televisive.
Molto interessanti rimangono comunque gli scorci di vita passato dell'autore stesso e dei suoi compagni di scuola e di come si sentissero uniti nell'essere 'veri' nerd.
Grazie anche a questo libro ho scoperto che sta prendendo piede la moda del 'finto nerd', cioè quel vestirsi alla Steve Urkel (occhiali da vista con montature spropositate e pantaloni ascellari per intenderci).
In sè il libro è un'interessante punto di vista sociologico di questo particolare modo di essere e di vivere.
Personalmente l'ho trovata un'interessante lettura. Forse però, chi non si sente così vicino all'essere nerd potrebbe non coglierne perfettamente le svariate sfumature presenti.

Il secondo libro, invece, viene suggerito dal blog 'NarrativaMente' (chi scrive è un mio amico).
Inizio col dire che il blog in sè va letto perchè questa persona scrive (a mio modesto parere) molto bene ed in questo momento è anche in cerca di un editore per un suo libro.
Passato il momento di spudorata pubblicità nei suoi confronti, vorrei dire due cose sul libro da lui suggerito.
Inizio col dire che questo libro mi è piaciuto molto, tanto da leggermelo nel giro di 4 giorni (c'è da dire anche che non è lunghissimo).
Il libro è diviso in macro-parti alle quali corrisponde, per ognuna, un personaggio principale (e di conseguenza un punto di vista) differente.
Interessante è come lo stile dell'opera passi da un noir-comico (presente nelle prime parti) ad un noir molto più cupo via via che ci si addentra nella lettura.
Il libro racconta diverse vicissitudini legate alla malavita romana, quindi i dialoghi e i comportamenti dei personaggi si immedesimano perfettamente con le possibili locuzioni dialettali ed i modi un pò rustici di questa regione.
I personaggi (in totale una decina) sono ben caratterizzati e per alcuni di questi si inizia quasi a provare un senso di affetto. Anche se 'affetto' forse è una parola grossa dato che stiamo comunque sempre parlando di killer spietati.
Anche qui le risate scappano, principalmente per il giusto connubio tra le situazioni descritte ed i dialoghi tra i personaggi. Da non perdere inoltre il colpo di scena che sicuramente non poteva mancare.

In queste settimane ho letto parecchio ma ciò che mi ha dato maggiore soddisfazione è stato vedere la mia fidanzata leggere 'Internet è un dono di Dio' (anche questo libro lo consiglio caldamente).

Mood attuale: tornato in ufficio e, vista l'ora, alquanto affamato.
Canzone attualmente in playlist: 'Rope' (Foo Fighters)

lunedì 22 agosto 2011

Habemus gas

Ci sono voluti solamente (ironicamente parlando) 2 mesi ma finalmente questa mattina il tecnico dell'AES ha suonato al citofono e dopo 30 minuti, quasi per magia, il gas ha cominciato a scorrere nei tubi del mio appartamento. Incredibile ma vero, non ho neanche cacciato fuori una lira.
Esistono ancora persone gentili che neanche si fanno offrire un caffè come segno di ringraziamento. Non conosco il nome di questo addetto, ma lo stimo moltissimo per la gentilezza e la cordialità dimostrata.
Tempo 20 giorni e poi dovrei anche avere internet a casa. Insomma, a metà settembre l'appartamento sarà veramente vivibile per come lo intendo io.
Già da oggi però potrò cominciare a vivere seriamente qui.
Ci si rende conto di quanto alcune cose siano fondamentali solo quando non le si può avere ad immediata disposizione. Una bella doccia è veramente fondamentale in questi giorni africani torinesi.

Mood attuale: al settimo cielo.
Canzone attualmente in playlist: 'Ghost' (Pearl Jam)

domenica 7 agosto 2011

Giro finito

Ieri è stato l'ultimo giorno del viaggio on the road che ho fatto assieme a L. Davvero una bella esperienza non c'è che dire.
Incredibilmente stancante ad essere sinceri però il girovagare per città e paesini vari è stato davvero molto divertente.
Ieri ce la siamo presa più con comoda. Sveglia alle 9.30 e verso mezzogiorno siano partiti direzione Pisa. Devo ammettere che me la immaginavo diversa ma comunque molto carina.
Dopo quest'ultima sosta culturale ci siamo concessi un bagno veloce e poi ci siamo diretti verso due sagre di paese nei dintorni.
La prima era alquanto nascosta tra i monti toscani o forse più semplicemente il navigatore ci prendeva in giro. Dopo aver superato due frane, raggiungiamo la ridente cittadina di Gragnola per addentrarci in.una pseudo festa medievale. Interessante l'idea di sfruttare l'intera superficie del paese per fare festa.
Da lì ci siamo spostati verso il nostro reale interesse, lo focaccette della zona di Aulla.
Una vera prelibatezza, specialmente con una buona bottiglia di rosso e salumi a non finire.
Con il passare delle ore e lo scorrere del vino, abbiamo affrontato diversi discorsi fino ad arrivare a decidere cosa ascoltare in macchina durante il viaggio di ritorno verso la nostra casa torinese.
Optiamo per i Foo Fighters ma poi, quasi come una folgorazione, il karaoke della sagra mette su un bel pezzo di Fabrizio De Andrè.
Ci guardiamo e quasi nello stesso istante pensiamo alla stessa cosa. Proprio ci vorrebbe della musica da poter cantare nella buia notte autostradale.
Mentre sistemiamo la macchina per partire L. inserisce la discografia completa di De Andrè.
Partiamo carichi a mille e le note di un grande poeta riempiono l'aria. Le nostre voci a malapena si sentono su alcuni passaggi, però non sbagliamo un ritmo o un motivetto da fischiare.
Un viaggio di ritorno davvero fantastico. Consolidante di sicuro ed un ottimo happy ending per questa esperienza.

Mood attuale: stanco e domani si riparte.
Canzone attualmente in testa: 'Cose che dimentico' (Fabrizio De Andrè)

venerdì 5 agosto 2011

Road Trip

Tutto è nato quasi come una scommessa, uno scherzo o forse addirittura per gioco. Chissà e chi se lo vuole ricordare esattamente.
Inizialmente doveva essere un vacanza con le fidanzate ma naturalmente loro preferiscono il relax al girovagare per strada senza meta precisa. Va bene, no problem. Io ed L. decidiamo comunque di imbarcarci in questa avventura. Approfittiamo dell'assenza delle girls (causa scoutismo) e decidiamo di organizzarci 4 giorni tra noi due uomini (soli) un viaggio lungo le strade italiane. Nessun punto preciso in mente, solo un'idea: la strada. Non solo inteso come nastro d'asfalto che scorre sotto le ruote, ma come viaggio anche interiore volendo. Dalla strada percorsa assieme nascono le migliori amicizie a volte ed in fondo, la vita è una strada che ogni giorno percorriamo e che non sappiamo dove ci porterà.
Tolto questo excursus filosofico, che forse non ci ha toccato così tanto, nel giro di qualche settimana la nostra idea prende vita e anche un minimo di itinerario. Alla fine, tra i vari impegni e le varie ferie, il viaggio diventa di soli 4 giorni con un programma fittissimo. Siamo partiti il mercoledì appena passato con direttrice La Spezia per poi scendere verso Grosseto, Assisi, Todi, Gubbio e chi più ne ha più ne metta. Alla fine, naturalmente, le destinazioni sono un pò cambiate, diciamo evolute. Optare per le piccole strade statali invece che per le enormi autostrade è stata forse un'idea vincente. Sicuramente ci hanno permesso di gustare meglio il paesaggio e le cittadine che normalmente si perdono attraverso i lunghi viaggi.
Questo ci ha fatto allungare ogni spostamento, ma ci ha regalato un sacco di bei paesaggi e pittoreschi paesini.
Grazie a Facebook, inoltre, abbiamo ricevuto ottimi suggerimenti su dove andare e cosa vedere. Luoghi che sicuramente ci sarebbero sfuggiti altrimenti.
E poi, certi viaggi aiutano a conoscere meglio se stessi ma anche i propri compagni di viaggio. Grande amico il mio compagno di viaggio. In questa migliaia di chilometri percorsi ci sono stati grandi discorsi, più o meno seri, grandi sottofondi musicali, ma anche grandi silenzi. E non sto parlando di silenzi imbarazzanti, ma solo di attimi in cui ognuno ha bisogno di un attimo per sé, sia esso per l'attenzione sulla guida, sia esso per ammirare il paesaggio. Credo fortemente che non sia necessario parlare per comunicare. A volte, forse, non c'è neanche questo gran bisogno di comunicare. Siamo in due in macchina e se per entrambi va bene così, allora il problema nemmeno si pone.
Domani è il giorno del rientro da questo trip (anche mentale non solo) stradale che abbiamo fatto. Rientreremo in nottata così da poter ripartire quanto prima per le vacanze relax con le fidanzate. Ancora 600 km circa da percorrere ma già so che mi mancherà il pranzo con fornellino da campeggio nelle piazzole all'ombra. Mi mancherà la pennica dopo pranzo. Mi mancherà perderci per paesini sconosciuti e vagare inutilmente alla ricerca di un qualche punto di interesse. Mi mancherà questo viaggio perché già vorrei farne un altro, più lungo, più a Sud ma sempre con le solite facce.
Questa esperienza è stata fantastica e tornando indietro ricomincerei tutto da capo all'infinito nonostante la stanchezza cominci a farsi sentire e anche il bisogno di un letto da definire proprio.
Prossimo anno? Forse, speriamo, ci conto.

Mood attuale: un pò triste per la fine di tutto, felice per tutto ciò che è passato.
Canzone attualmente in testa: "Don't stop believing" (Journey)

martedì 2 agosto 2011

Il trono

Quando sono sul trono leggo. Leggo tanto e di tutto.
Sul trono di casa mia normalmente leggo libri. Quando un libro mi appassiona e faccio fatica a smettere di leggere sono le gambe intorpidite che mi avvisano che forse dovrei scendere da lì. Quando un libro fa fatica a decollare leggo articoli sparsi dalle varie riviste che trovo pur di passare un pò di tempo in assoluta tranquillità. Se sono fortunato trovo da leggere l'ultimo numero di Wired. Molto molto ispirante in certi momenti. Non voglio però indicare alcuna correlazione tra la qualità degli articoli e la mia attività da seduto.
A volte capita di doversi sedere su troni estranei. In quei casi è davvero difficile trovare qualcosa da leggere. E lì l'inventiva la fa da padrona. Composizione, modi di impiego, avvertenze di questo o quel detersivo. La situazione peggiore si cela in maniera veramente infima quando siedo su troni pubblici. Fortuna mia quella di possedere un telefono tecnologicamente avanzato che mi permette di collegarmi a Facebook, twittare o scrivere post in santissima pace.
Giuro, in questo momento sto guidando!

Mood attuale: felice perché domani cominciano le ferie vere.
Canzone attualmente in playlist: 'Club Foot' (Kasabian)

lunedì 1 agosto 2011

Favole

Ieri sveglia alle 8.30 del mattino (come già detto prima). Guido fino dalla mia fidanzata e la porto a Torino.
Torno velocemente a casa dei miei per un breve pit stop e saluti domenicali vari e mi dirigo velocemente verso l'AVIS di Pianezza. Tutti che vogliono il mio sangue, chissà che poi ne rimanga qualche goccia per me.
Tornato a casa per ora di pranzo decido di mettere su un film, come adoro definirli, "di-quelli-che-piacciono-solo-a-me".
Non ho mai molto tempo da dedicare alla visione di film di un certo spessore o di un determinato genere dato che normalmente sono in compagnia della mia fidanzata.
C'è da precisare che io e la mia fidanzata proprio non abbiamo gli stessi gusti cinematografici. Vero è che a volte coincidono ma è anche altrettanto vero dire che a volte devo obbligarla a vedere film di un livello superiore.
Con ciò non voglio dire che guardo film muti polacchi del periodo 15-18 però se sento parlare di film di un certo spessore tendo a scaric..prenderli in prestito e guardarli con tutta calma.
Succede così che mi ritrovo dei Sabati/Domeniche a fare delle maratone cinematografiche in solitaria pur di sfoltire un minimo la lista infinita di titoli.
Succede così che ieri pomeriggio metto su "Il labirinto del Fauno".
Film lenti ne ho visti parecchi e alcuni scorrono più velocemente di quanto sembri quindi quando notai che il film durava quasi 2 ore non mi sono spaventato.
All'inizio non sapevo cosa aspettarmi. Devo ammettere che questo film l'ho "noleggiato" perchè su IMDb è quotato abbastanza bene e avevo sentito critiche positive.
Mi approccio così ad un film misto tra il fantastico e lo storico. Okay, già questo incrocio mi suona molto particolare, ma procedo con la visione sperando in un abile interazione tra questi due generi.
Mi sbagliavo, totalmente aggiungerei. Due storie erano e due storie continuano ad essere e a coesistere su momenti differenti.
Il lato storico del film è abbastanza credibile e in alcuni momenti anche abbastanza crudo. Posso dire di essere un appassionato di film horror e quindi sangue e smaciullamenti ormai non mi fanno più impressione. Però cavolo, la crudità e la lentezza di alcune scene viste ieri hanno messo leggermente in subbuglio il mio stomaco.
C'è anche da dire che le scene crude sono 2 minuti su 119. Non fanno statistica insomma.
Il lato fantastico del film invece è alqunato sciapo. La protagonista della vicenda ha l'espressività di un cartone del latte e la stupidità di un mulo da soma. Insomma, un piacere recitativo.
Come è facilmente comprensibile, questo film non mi ha fatto impazzire.
Non ci sono colpi di scena quando di momenti buoni ce ne sarebbero una camionata. I personaggi non evolvono o comunque non vi è un mutamento visibile. La storia fantastica è forse fin troppo a lieto fine.
A questo punto mi viene da pensare di aver visto totalmente un altro film di quello visto dalla critica o dalle persone che me l'hanno consigliato.
Concludendo, posso affermare che non mi sia piaciuto ma posso affermare con la stessa semplicità di averlo almeno visto e poter così esprimere un mio giudizio. Questo per me è davvero fondamentale.

Mood attuale: giornata finita, si va in ferie.
Canzone attualmente in playlist: 'Pinball Wizard' (The Who)

Casa nuova

Casa nuova, vita nuova? Beh, forse.
Forse è meglio specificare. Non ci sono state novità sul mio appartamento o sull'allacciamento del gas.
Attendo ancora notizie dall'Iren per il contatore (ma spero vivamente di non dover attendere troppo).
Tra l'altro, ho pagato l'affitto in mattinata rendendomi conto di come stia pagando mensilità senza realmente abitare in quei locali.
Luglio è trascorso velocemente tra mille burocrazie e peripezie.
Agosto sarà molto simile dato che da domani sono in ferie (finalmente aggiungerei) e tornerò alla fine del mese.
Spero che nel frattempo la situazione gas si evolva o potrei agilmente dar fuoco alle sedi Iren torinesi.
A pensarci bene, non è così bello spendere soldi in questo modo. Avessi un reale ritorno in un qualche modo sarei molto più felice.
Nei giorni passati ho cercato di sfruttare la casa al meglio. Venerdì sera ho invitato la mia fidanzata a trascorrere la notte lì assieme a me. Considerando che è stato uno dei pochi momenti che siamo riusciti a passare assieme (lei è super-impegnata in questo periodo), è stato tutto davvero stupendo.
Non dormivamo assieme da un bel pò ormai e svegliarsi trovando accanto a sè l'amore della propria vita è sempre molto emozionante.
Il Sabato mattina siamo stati svegliati dai giardinieri che alle 8 del mattino hanno cominciato a fare lavori proprio sotto la mia finestra. Sia mai che riesca a dormire decentemente nei weekend.
Nonostante la levataccia, tra un giro e l'altro, sono anche riuscito a sfruttare il frigorifero riempiendolo di almeno 8 chili di carne, peccato però che non fossero per me.
Sabato sera, trascinato dall'onda dell'entusiasmo ho deciso di dormire (da solo questa volta) nell'appartamento.
Devo precisare che non ho mai fatto fatica (e credo mai ne farò) a dormire in un posto nuovo, in un letto nuovo o in un ambiente che non sia proprio comodo. Eppure Sabato sera ho fatto una fatica boia ad addormentarmi. Abituato a casa dei miei dove i rumori regnano sovrani. Tamarri che fanno drift alle 2 di notte, aeroplani che sfrecciano sopra i tetti, orologi a pendolo che rintoccano qualsiasi mezz'ora. Insomma, non farei fatica neanche a dormire in un locale caldaia.
Forse il problema di Sabato è stato il troppo silenzio. Niente tamarri sotto casa a fare casino, nessun mezzo di locomozione qualsiasi a sfrecciare sotto la finestra, nessun ragazzo che chiacchiera fino alle 3 di notte. Un paradiso insomma, nonostante ciò ho avuto qualche problema a farmi rapire dal caro e vecchio Morfeo.
Domenica mattina sveglia alle 8.30 (e stavolta i giardinieri dormivano beatamente nelle loro case), apro la finestra ed esco sul terrazzo pressochè in mutande. Fuori è buio perchè il cielo promette pioggia e fulmini. L'aria fresca e tagliente accarezzava il mio viso, dandomi quel senso di rinvigorimento necessario a svegliarmi.
Devo ammettere che la sensazione di liberà data da questo piccolo gesto è stata entusiasmante. Pensare che ogni mattina potrei ripetere questo rito. Magari con una tazza di caffè fumante in mano non ha davvero prezzo, altro che Mastercard.
Questa nuova casa è anche sinonimo di nuova vita. La fidanzata (che mi sopporta) è fortunatamente sempre la stessa, il lavoro è identico ad un mese fa, la famiglia sta sempre molto bene. Sono io che cambio, che faccio lenti passi verso un futuro. Verso decisioni e scelte totalmente nuove e mai provate. Sono io che mi avvicino al traguardo della Maturità. E sono felice come un bambino il giorno di Natale!

Mood attuale: un pò più sveglio di prima
Canzone attualmente in playlist: "For what it's worth" (Buffalo Springfield)

Cultura

La cultura è qualcosa che contraddistingue profondamente il nostro essere.
Cultura è un concetto molto vasto. Ricopre migliaia di ambiti come un velo invisibile. La cultura ha svariate forme: architettura, scrittura, musica, arte più in generis.
Senza la cultura che possediamo, più o meno innatamente, saremmo ancora ad accendere fuochi in una grotta.
La cultura è così antica che andrebbe non solo apprezzata ma addirittura venerata.
La cultura viene infusa nelle nostre menti sin da piccoli, sin dalla scuola elementare per poi evolversi durante la nostra adolescenza e la nostra maturità.
Magnifiche parole per descrivere qualcosa di così banalmente semplice e alla portata di tutti.
Eppure a volte mi trovo a leggere giornali/riviste settimanali o a guardare telegiornali e ripiombo in uno stato semi-depressivo quando scopro che alla fine la cultura non serve.
Leggo in una delle classiche riviste da cesso (Panorama in questo caso) un articolo sulle donne più italiane più ambite di questa estate e sulla loro singletudine.
Pazzesco come queste creature così belle (ma anche così incredibilmente giovani) basino la loro vita su dei valori nei quali la cultura non trova spazio.
Persone che preferiscono apparire invece che essere, che preferiscono vantare di andare a divertirsi solo nei migliori posti del mondo, invece che vantarsi di aver letto un Tolstoj qualunque.
Capisco che essere giovani e belli (io sono più nella prima fascia che nell'altra) sia qualcosa che vada sfruttato al meglio. Ma cavolo, non si può essere giovani per sempre. Quando a 35 anni il tempo comincerà a solcare i lineamenti del tuo viso e le leggi fisiche attrarranno le tue forme verso centro della terra cosa farai? Cosa potrai dire di essere? Cosa potrai dire di aver fatto nella tua vita? Come riciclerai la tua figura?
Probabilmente dei veri problemi non ne avrai mai considerando che le nostri reti televisive, incredibili fonti di eterna fama ti troveranno una qualche poltrona da occupare fino al pensionamento.
Trovo una profonda connessione tra le soubrette che ogni anno inondano le nostre TV, le nostre città ed i nostri salotti e i parlamentari. Fai qualcosa per un anno e vinci al Superenalotto per tutta la vita insomma. Altro che Win For Life!
Come canta Lorenzo Cherubini "fotti per primo o rimarrai fottuto". Sembra un dogma che l'Italia e molti italiani conoscono bene.
I telegiornali, poi, in questo periodo estivo scarno di notizie succulenti e truculente si tuffano a bomba sulla velina di turno che si intrallazza con l'ennesimo calciatore di turno. Sulla tintarella di questa o quell'altra miss. Sull'addominale scolpito di Tizio ma pure su quello di Caio.
Vergogna totale. Per la qualità dei contenuti dei nostri mass-media e vergogna totale per essere rappresentato da questo tipo di notizie.
Tutti i tipi di notizie dovrebbero farci riflettere, farci pensare, farci acculturare.
Gli adolescenti di oggi dovrebbero accedere a vere notizie da chi ne è in possesso e non dovrebbero essere portati verso la strada dell'ignoranza, del tutto e subito e del "se sono figo vinco, se sono acculturato valgo meno delle mie infradito". I giovani d'oggi non hanno interessi culturali, forse perchè tra le migliaia di informazioni dai quali vengono bombardati, non ne esistono tali da definirsi in questo modo.
Odio la piega che il nostro Paese, i nostri giornali e le nostre televisioni stanno prendendo.
Passano notizie false e tendenziose, notizie che non sono vere notizie, notizie che sono gossip allo stato brado e questa tendenza, purtroppo, non pare accennare a diminuire. Purtroppo aggiungerei!

Mood attuale: assonnato come ogni Lunedì ma con la testa già in vacanza
Canzone attualmente in playlist: 'Burn Baby Burn' (Ash)

giovedì 28 luglio 2011

Creatività

A volte la intendo come una parola d'ordine, un motto, un modo di vivere.
Adoro essere creativo e cerco di esserlo in tutto ciò che faccio. Al lavoro, nelle mie idee, nei miei discorsi, nella mia vita privata anche. Mi sento creativo nell'anima quando non riesco a dormire di notte perchè qualche idea malsana mi balena in testa e non vuole proprio andarsene. Mi sento creativo quando scrivo codice e mi esibisco in mille acrobazie pur di raggiungere un determinato scopo nella maniera più elegante e chic possibile.
Mi sento creativo quando compro del legno e tento di plasmarlo secondo la mia volontà. Non è un delirio di onnipotenza questo ma più semplicemente un'incredibile voglia di scoprire il mio limite personale. Limite personale che varia dalla capacità intellettive alle capacità manuali. Quest'ultime, di sicuro, sono quelle più limitate.
Sin da piccolo ho preferito usare la mente invece che le mani per costruire o creare qualsiasi cosa. Solo coi LEGO mi trovavo bene poichè erano già squadrati a dovere e precostruiti.
Da qualche anno, invece, mi sto cimentando nel lavorare il legno. Un materiale povero e reperibile ovunque. Un materiale che non è così rigido come sembra, accetta qualsiasi mano e qualsiasi tipo di lavorazione. Non si tira mai indietro se sollecitato a dovere, accetta ogni sfida insomma. Adoro il legno perchè assomiglia tanto al LEGO. Squadrato e precostruito come piace a me.
Ed è allora che entro in simbiosi con questo materiale. Comincio con l'immaginare strutture geometriche e piani più o meno inclinati. Un misto tra disegno tecnico, fisica e matematica. Insomma, tutte le materie scolastiche in cui andavo peggio.
Devo ammettere però che col tempo le mie conoscenze teoriche sono migliorate, fortunatamente.
Anni fa costruii una lampada come regalo di compleanno per la mia fidanzata. Circa 40 ore di lavoro tra taglio del legno ed assemblaggio per un risultato disastroso. Se la conoscete, chiedete direttamente a lei. Precisiamo, l'idea di base era ottima, il regalo (l'idea in sè) è stato molto apprezzato. La struttura (de)cadente ha retto all'incirca un paio d'ore poi è sprofondata come Atlantide.
L'anno scorso, conscio degli errori precedenti, provai a fare un'altra lampada. Versione 2.0 potrei definirla e ben si sa che le versioni nuove portano miglioramenti e correzioni. Questa volta impiegai solo 3 ore per crearla da zero. Notevole miglioramento.
E così fu, la seconda lampada è ancora in camera sua funzionante e ben stabile.
Ora (con ora intendo non più di 10 minuti fa) una lampadina mi si è accesa. Nuova idea, simile alla versione 2.0, diciamo più una versione 2.1 magari da creare per il mio nuovo appartamento.
Se il progetto iniziale prevedeva una struttura cubica, il nuovo progetto presenterà una struttura piramidale.
Il problema però ora è capire quando trovare il tempo per farla. Quasi sicuramente se ne riparlerà a Settembre.

Mood attuale: vista l'ora direi affamato
Canzone attualmente in playlist: 'I was born to love you' (Queen)

mercoledì 27 luglio 2011

Disservizi in corso

Recentemente ho affittato un immobile. Ho preso questa decisione poichè da quando i miei fratelli hanno spiccato il volo, il nido iniziava a stare stretto anche a me. Precisiamo che non è che mi trovassi male ma semplicemente che passare da 3 fratelli ad essere un figlio unico si fa sentire. Specialmente all'inizio.
Inoltre, dopo l'esperienza lavorativa plurimensile passata a Londra lo spazio richiesto dal mio Io si è ingrandito esponenzialmente.
Ho trovato molto divertente ed educativo dover badare totalmente a me stesso (cibo, spesa, lava e pulisci casa) per 3 mesi. Era però anche bello tornare a casa, mettere gli indumenti a lavare e magicamente ritrovarli puliti e stirati nel cassetto. Stare nell'hotel di famiglia per qualche giorno era rilassante. Una vacanza niente male ed il servizio davvero molto cortese.
L'esperienza lavorativa è poi finita e tornato a casa in pianta stabile, i "problemi" iniziali si facevano di nuovo sentire.
A volte si ha voglia e anche bisogno di tornare a casa e potersi totalmente rilassare senza altre persone in giro che vogliono interagire. Premettiamo, ciò non è un male solo che ci sono momenti in cui l'unico rumore che mi piace sentire è quello del mio stomaco quando ha fame o della tv accesa.
Di conseguenza mi rimisi a cercare casa e la soluzione più veloce e a portata di mano pareva essere quella di andare in affitto. Così cambiai i miei obiettivi e cominciai a spulciare siti su siti per trovare l'offerta a me più consona.
Centinaia di chiamate e visite immobiliari dopo trovai il mio nuovo nido. Il Mio nido.
Circa un mese fa firmai il contratto di locazione, fu qualcosa di abbastanza veloce. Un paio di firme e tutti amici come prima anzi, anche amici più di prima vista gli assegni che giravano tra il proprietario e l'agente immobiliare.
Felice come una Pasqua, il giorno dopo cominciai a stipulare contratti per luce e gas e iniziai a portare cose nel mio appartamento. Utensili da cucina, strofinacci, pentole, piatti, bicchieri, tovaglioli, sottobicchieri, scolapasta. Insomma, tutto il necessario.
Dal punto di vista logistico e teorico tutto era molto semplice considerando anche che i contratti li feci totalmente via web senza neanche alzare il sedere dalla sedia dell'ufficio. Pura fantascienza per quanto siamo abituati alle tipiche procedure contrattuali italiane.
Ebbro di tutta questa felicità cominciai inoltre ad informarmi sul cosa fare e sui dati necessari per i diversi contratti.
Per il contratto luce è stato tutto molto semplice dato che il contatore si presentava nuovo di zecca e tutti i dati (soprattutto l'ID contatore) erano a portata di mano.
E con il gas che sono cominciate le varie magagne. Innanzitutto il contatore era piombato e non avevo modo di risalire al famoso PDR (l'ID di quest'altro contatore). Chiamai quindi il nuovo fornitore del gas per chiarire questo punto che mi rimbalzò verso il vecchio distributore che era Iren (la vecchia AES). Voglio specificare il nome perchè serva in un qualche modo da monito ad altre persone. Ora spiego meglio il perchè.
Chiamai il call-center Iren che mi spiegò che il famoso PDR non poteva darmelo. Credendo all'operatore dell call-center richiamai il nuovo fornitore che mi spiegò che quel dato è fondamentale per procedere con l'adesione e soprattutto loro DEVONO darmelo.
Un pò scocciato chiamai nuovamente Iren che mi ripetè "non posso darle il PDR" ma poi aggiunse "perchè non è questo il numero da chiamare". Piano piano la verità veniva a galla. Chiamai così il nuovo numero che, stranamente direi, mi rispose "non posso darle il PDR" ma, anche loro aggiunsero, "telefonicamente. Deve andare agli sportelli".
Dopo mezz'ora di telefonate (naturalmente a pagamento) riuscii a capire dove recarmi per avere questo maledetto codice.
In pausa pranzo corsi verso gli sportelli Iren dove, inizialmente, mi fu subito detto da una promoter che quel dato non potevo averlo. A quel punto ero già pronto a tirare il collo di qualche dipendente. Fortunatamente la signora in reception evitò di dare corda alla prima signora in questione e mi diede il numero per lo sportello interessato.
Leggo il biglietto e scopro di avere 39 persone davanti ed ingenuamente pensai: "beh, è un servizio privato, gli sportelli qui funzioneranno". Mai errore fu più grosso aggiungerei. Su 14 sportelli presenti ben 8 erano chiusi. Tra l'altro l'unica tipologia di sportello a mia disposizione era quella condivisa con gli utenti che devono anche attivare dei contratti. Ciò significa che non esiste uno sportello per le informazioni veloci ma bisogna mettersi in coda ed aspettare.
Dopo 2 ore arrivò il mio turno e tempo 1 minuto ero già fuori da lì con tutti i dati necessari. Un pò spazientito ma comunque con il PDR magico tornai in ufficio.
In seguito all'adesione di entrambi i contratti ricevetti via mail tutti i dati necessari ma una riga dell'intero testo mi insospettì particolarmente, quella relativa al dover aspettare 10 giorni lavorativi prima che la pratica venisse realmente elaborata così da facilitare un'eventuale rescissione.
Interessante che di questo dato nessuno ne parli. Tralasciando questo piccolo particolare, approfittai dei giorni successivi per avere maggiori informazioni su questi giorni e, soprattutto, per cercare di eliminarli.
Fu impossibile e l'operatrice del call-center tentò inoltre di spiegarmi che quello è il tempo minimo perchè la pratica fosse inserita nel sistema.
Cavolo, 10 giorni per inserire 4 dati? A saperlo gli prestavo il mio Commodore64, sicuramente più performante dei loro sistemi!
I 10 giorni passano ed un pò preoccupato ieri decido di chiamare il mio nuovo fornitore (che si è sempre dimostrato molto cortese ed affidabile).
Per quanto riguarda il contratto elettricità mi spiegano che sarebbe stato attivato al massimo nelle 48 ore successive. Bene, buona notizia!
Richiamo nuovamente per il contratto gas questa volta e con mio sommo piacere scopro che nonostante l'adesione al contratto sia stata fatta il 7 Luglio scorso, Iren ha accettato la pratica solamente il 14 Luglio.
"Come scusa?Non ho ben capito.." questa è stata la mia immediata reazione con l'operatore. Poverino, "ambasciator non porta pena" però sono cominciate a girarmi da quel momento. Ben più di quanto già non facessero in precedenza.
Cerco di farmi spiegare meglio la situazione e praticamente scopro che, come i bambini alle elementari, Iren sta cercando di rallentare la pratica così che a me passi la voglia di cambiare gestore (succede molto spesso la stessa cosa con gli operatori telefonici). Quindi capisco che non avrò il gas entro la fine di questa settimana, che tutto sarà spostato almeno alla prossima. Piccolo particolare, io dalla prossima settimana non sarò più reperibile. Sono in ferie e manco il Papa può disturbarmi in quei giorni.
L'operatore non riesce neanche a consolarmi poichè fin quando Iren non fa un passo avanti loro sono fermi ad aspettare ed io aspetto e lo piglio pure in saccoccia.
Ed io che credevo che essendo ormai un servizio privato, la qualità del prodotto fosse migliore. Mi sbagliavo su tutta la linea.
Alle aziende italiane non importa niente del consumatore finale. Non importa loro se l'utente da loro riceva un servizio o un disservizio.
Per scrupolo oggi sono passato da casa per controllare se la luce fosse stata attivata. Avevo le dita incrociate per tutto il tragitto ufficio-casa. Guidavo col naso praticamente.
Arrivo in cantina e mi piazzo davanti ai contatori. La scena si svolge quasi al rallentatore. Il mio sguardo cade esattamente su di lui. Faccio un passo avanti. Ne faccio un altro e metto la mano sulla leva magica. La tiro su. Ero talmente teso che ci ho impiegato un paio di secondi prima di lasciarla andare e notare l'esito della mia operazione. Stacco lentamente la mano e mi accorgo che come per magia la leva sta su. Come lessi su un vecchio libro "E luce fu".
Da quel momento ho cominciato a muovermi ed a pensare al doppio della velocità. Sono corso dentro casa a provare tutti gli interruttori e soprattutto a spegnere tutte le luci. Non ci accorgiamo di quanto luce e gas siano ormai fondamentali finchè non possiamo accedervi in tutta semplicità.

Mood attuale: Più felice di stamattina, ma comunque ancora alterato verso Iren
Canzone attualmente in playlist: 'My Generation' (Limp Bizkit)

Music is my life

La musica è sempre stata nella mia vita. Come sottofondo, come accompagnamento, come ricordo di qualche momento o di interi anni passati.
Non riesco a vivere senza ascoltare musica. La ascolto quando sono in macchina per andare a lavoro, quando sono a lavoro e naturalmente anche quando torno a casa dal lavoro. La musica è un'ottima compagnia ed un'ottima compagna allo stesso tempo. Sa regalare emozioni ma è anche capace di spronarmi quando ho bisogno di caricarmi e ricaricarmi.
Quando faccio tardi la sera, il giorno dopo ascolto del sano rock al massimo volume. Piuttosto rischio di rimanere sordo per i prossimi 60 anni ma adoro rischiare.
Se ho voglia di cantare (o in macchina o nella mia mente, in altri modi potrebbe essere pericoloso per qualsiasi orecchio umano e non) ascolto musica italiana (de gregori e de andrè principalmente) o canzoni che conosco a memoria.
Ascolto musica anche quando non la sto realmente ascoltando, ripasso la melodia nello spazio tra il cervello e le orecchie e di spazio ce n'è a bizzeffe (suggerimento, la mia testa non è così grande). Trip mentali a parte, sono certo di non essere l'unico a svegliarsi la mattina con una canzone ben piantata in testa. È un ottimo modo per cominciare la giornata. Forse non così ottimo quando in testa ti si piantano i Dari o una Lady Gaga qualsiasi. E pensare che non ascolto mai certa m.....usica (ho fatto davvero fatica a scrivere quelle 5 lettere).
Ascolto una moltitudine di generi e sono incredibilmente aperto a qualsiasi influenza. Insomma, se una canzone mi piace non guardo al genere o all'artista. Non sono schizzinoso però se posso scelgo bene!

Mood attuale: pronto per dormire.
Canzone in mente: 'Buonanotte fiorellino' (Francesco De Gregori)

November rain

"Il governo ha deciso che data la crisi economica che ancora interessa il nostro Paese, quest'anno è stata cancellata l'estate così da aiutare le famiglie ad evitare inutili sprechi di denaro. Con questo provvedimento, viene evitata la migrazione della gente nei luoghi di villeggiatura caldi ed assolati in favore di un clima più triste ed umido che fa bene unicamente al portafogli".
Conoscendo i nostri parlamentari questo pseudo-comunicato potrebbe non essere così lontano dalla verità!
Cagate a parte, non credo di aver mai vissuto un'estate peggiore di questa. Più che estate bisognerebbe definirla "Autunno I" del 2011, "Autunno II" cadrà come sempre nei periodi più freddi.
Questa estate è davvero bizzarra. Piove ogni 2 giorni ed ogni 3 giorni fa freddo. Mi  sono ritrovato più volte ad aprire l'armadio e cercare un maglioncino da indossare sopra alle mie t-shirt. Vero è che giro in t-shirt tutto l'anno e quando fa più freddo le abbino a qualcosa di più tipico in relazione alla stagione come maglioni con le renne, moffole, cappelli di lana, sciarpe, tute da sci all'occorrenza.
Però tutto questo abbigliamento è negli armadi immerso in chili di naftalina da mesi ormai, non credevo di dover riaprire gli armadi e tristemente cercare qualcosa di più caldo del tipico cotone a maniche corte.
Questo tempo provoca tendenzialmente due tipi di reazione o la tristezza infinita oppure la tristezza infinita accompagnata dalla scarsa voglia di lavorare.
Fortunatamente la mia mente è ancora nel primo tipo di reazione ma si sta inesorabilmente avvicinando al secondo. Il grigiore autunnale mi mette tristezza perchè fissandolo la mente procede come un gambero a ritroso verso i mesi più assolati e i bei ricordi estivi. E quindi ora il mio cervello cosa potrà fare? Dovesse ripercorrere a ritroso un viaggio verso i mesi estivi farebbe un bel salto temporale di quasi un anno ormai. Avrebbe veramente bisogno di una DeLorean in questo momento. Oppure, più semplicemente, dovrei evitare di guardare fuori dalla finestra. Non lasciarmi attrarre dalle gocce sul vetro, dal lento e ritmico ticchettio della pioggia sui balconi. Non dovrei fissare il vuoto cercando di scorgere minuscole gocce d'acqua che inesorabilmente si muovono verso il terreno sottostante. Tanti non dovrei, forse troppi. L'unica cosa certa in questo momento è che la voglia di lavorare ancora non è arrivata. Forse è rimasta imbottigliata nel traffico ed io ne approfitto per leggere un pò di giornali e notizie dal mondo.
Anzi, ancora meglio. Vado al bar a farmi una cioccolata calda che ci starebbe proprio bene in questo momento. E poi comincerò a pensare ai regali natalizi che mi sa che "Natale I" non tarderà ad arrivare quest'anno.

Mood attuale: Umido ed infreddolito
Canzone attualmente in playlist: "La valigia dell'attore" (Francesco De Gregori)

martedì 26 luglio 2011

Notturna

Di notte la macchina mi parla. Mentre mi riporta a casa e fuori è buio e la città dorme. Siamo io e lei da soli ad attraversare strade ed incroci lampeggianti. Usa la musica per parlare. Sa scegliere sempre il mood giusto per quando la testa ha voglia di vagare libera.
 Note basse, calde ed un pò malinconiche si spandono per lo spazio che mi circonda. Passa un De Gregori con il suo 'caldo e scuro' e canto a bassa voce quasi mentalmente pur di non disturbare i miei stessi pensieri. Lascia spazio ai Coldplay con la loro 'we never change' dai toni romantici ma dal sapore di storia appena finita dall'amaro in bocca.
Di notte mi sento poetico e molto creativo. Più poetico che altro e sono certo di non essere l'unico a farsi certi trip mentali quando fuori è così. Buio.

Mood attuale: stanco ed assonnato
Canzone notturna: 'Ti sento vivere' (883). Perché la fidanzata è lontana ma tra poco ritorna e sono tante le parole d'amore che voglio poter esprimere al suo rientro.

lunedì 25 luglio 2011

tremolio piemontese

Lunedì pomeriggio. Ufficio calmo ed incredibilmente silenzioso. Nonostante l'orario da abbiocco post-pranzo eravamo tutti abbastanza produttivi.
La musica nelle orecchie era a palla per evitare che la palpebra calasse significativamente oltre il punto di non ritorno.
Ad un certo punto sento, ad altezza pavimento, un battere incessante. Alzo leggermente gli occhi e vedo il mio collega che tiene il tempo con il piede. Cavolo che potenza che ha negli arti inferiori se lo sento fin qua a 2 metri di distanza.

Poi il dubbio ci assale. Tutti ci fermiamo, ci guardiamo un pò stupiti e finalmente arriviamo alla medesima soluzione: terremoto!

Non sentivo un terremoto, di quelli che senti per davvero, da quando ero bambino. La sensazione che provoca immediatamente questo diversivo pomeridiano è strana. Il cervello non sa come reagire, uscire all'esterno in attesa di tempi migliori o continuare a lavorare dato l'incredibile produttività dimostrata negli ultimi minuti.
Lo so, è un pensiero malato però cavolo stavo veramente andando come un treno. Grazie a Dio, l'istinto di sopravvivenza prevale. Raccatto portafogli, telefono, tabacco e chiavi al volo ed esco dalle scale antincendio. So benissimo che in certi casi di "emergenza" la cosa migliore è di non badare ai beni materiali però era tutto incredibilmente a portata di mano: tempo netto dell'operazione 20 nanosecondi (a me Flash fa un baffo).

Arrivati sotto scorgo molta gente che telefona ed invia sms per capire meglio la situazione tra amici e parenti. Incredibile come molti di loro fossero pronti ad affermare che "il telefono dall'altra parte non squilla" oppure "il messaggio ancora non me l'ha inviato". Il dubbio che assale è sicuramente uno: "Le linee sono già intasate? Che infrastruttura di m...".
Un altro mio collega, prontamente, googla su questo argomento e La Stampa già ne riporta la notizia. Incredibile quanta gente sia pronta ad affondare con la nave in certi casi. Anche molti miei colleghi sono rimasti dentro, chi impegnato in riunioni, chi invece stacanovista o chi invece totalmente rincretinito.

Da 10 minuti circa siamo tornati alle nostre postazioni. Nulla è cambiato da prima la voglia di lavorare è rimasta lì al suo posto, fedele come un Labrador o un pò meschina come un Certosino. Nulla è realmente successo, tutto è a posto ed io prontamente ho inforcato nuovamente le cuffie ed ho fatto ripartire la mia playlist.

Concludendo, tanto tremore per nulla.

Mood attuale: Ci vorrebbe una birra od un San Simone per riprendermi o darmi il colpo di grazia.
Canzone attualmente in playlist: 'Slow Hands' (Interpol)

Stefano Re

La traduzione è ironicamente pessima ma serve ad introdurre uno dei miei artisti preferiti.
Adoro definirlo un artista perchè quest'uomo è capace di estrarre arte allo stato puro da del semplice inchiostro.
Ne amo lo stile e le capacità narrative da una decina di anni ormai.

Leggere un libro è come entrare nella mente di qualcuno. Se il libro è scritto bene (soggettivamente parlando) è capace di farti immergere in mondi nuovi, scenari misti tra il mistico ed il terrore. La lettura è immedesimazione, permette alla nostra mente di ampliare lo scenario fantastico di cui tutti siamo forniti.

Quando leggo un libro, quando leggo di un personaggio o di una determinata situazione la mente comincia a disegnare su una tela vuota. A volte la descrizione di un qualcosa non è sufficiente a comprendere finchè il nostro cervello non riesce a trasformare il tutto in immagini.
Essendo noi bombardati di immagini dalla mattina alla sera, il senso più sviluppato è sicuramente la vista. Di conseguenza il nostro cervello ha bisogno di sfruttare questo senso per poter imprimere maggiormente un concetto, una persona, un'idea in generis.

Ho letto quasi l'intera bibliografia di questo autore, ne sono rimasto profondamente affascinato sin dal primo tomo (erano più di 1200 pagine) che mi capitò in mano.
Lo stile minuzioso con cui descrive una qualsiasi cosa mi cattura. Molti lo considerano prolisso, quasi un modo di scrivere pagine, quasi che venga pagato in base al numero di capitoli scritti. Ma il periodo 'pulp' della letteratura è finito da decenni ormai e credo che lui non l'abbia mai veramente vissuto.

Trovo inoltre incredibile la sua capacità di partire da un avvenimento X per arrivare ad una conclusione Y totalmente differente. Mi sono imbattuto in questa casistica più di una volta e lo trovo veramente geniale.
Concludendo, adoro la sua arte e le sue capacità e spero vivamente continui a scrivere valanghe di libri perchè sono sempre capaci di farmi tornare bambino a quando bastava veramente poco per viaggiare...con la fantasia però!

Mood attuale: il terzo caffè inizia a risvegliarmi dal torpore mattutino
Canzone attualmente in playlist: 'La follia della donna' (Elio e le Storie Tese)

Una mente bellissima

Ieri sera sono finalmente riuscito a vedere "A beautiful mind". C'è da dire che sono rimasto impresso dal fatto che, dato il periodo estivo, le reti Mediaset non abbiano riproposto le solite repliche di film o programmi talmente stupidi da portare a conati di vomito incontrollati.

Il film era davvero interessante. La vera storia di un uomo straordinario e straordinariamente pazzo allo stesso tempo. Un matematico sociopatico e schizofrenico è davvero una buona base da cui partire. Sono anche convinto che non sia stato l'unico (e non sarà nemmeno l'ultimo) a soffrire di questi problemi ed essere un genio allo stesso tempo.
Il film ha una narrazione davvero lineare, le musiche e la regia non enfatizzavano più del dovuto le poche scene di azione o di "inseguimenti" presenti. Ciò mi è piaciuto molto dato che stiamo comunque parlando della storia di un matematico, non di un supereroe anche se c'è da considerare che nel suo campo era alla stregua di un supereroe.
Se indossi una qualche tutina aderente, hai dei muscoli più grossi di un Billy dell'Ikea e fai fuori nemici con la stessa difficoltà dell'aprire un pacchetto di patatine puoi salvare il pianeta.
Se sei un emarginato, con problemi relazionali ma una mente brillante capace di stravolgere teorie vecchie di centinaia di anni puoi solo ricevere un nobel.
Con ciò voglio solo sottolineare che tutti conoscono Batman, Superman o Capitan America ma ben pochi conoscono John Nash.

Insomma, stimo molto di più John Nash non solo perchè è una persona reale ma perchè è stato capace di dimostrare che qualunque siano i tuoi problemi il Nobel potrebbe essere dietro l'angolo ad aspettarti.

Mood attuale: da lunedì mattina
Canzone attualmente in playlist: 'Corvo Joe' (Baustelle)

venerdì 22 luglio 2011

Senza titolo e anche un pò senza senso

Il lavoro nobilita l'uomo. Così si diceva nei tempi passati e tuttora cercano di inculcarci questa perla di saggezza come massima di vita.

Partiamo dal presupposto che il mio lavoro mi piace, eccome se mi piace, e quindi devo anche ritenermi incredibilmente fortunato ad aver trovato la mia strada già 6 anni fa.
Cavolo, 6 anni. Ok, non sono tanti a guardare bene però a ripensare da come tutto sia cominciato sembra davvero un tempo eterno. Eterno perchè non credevo di riuscire ad arrivare dove sono ora (non molto lontano dalla casella del "Via" ad essere sinceri) in così pochi anni. Forse anche un pò etereo perchè la il percorso per arrivare fin qua potrebbe sembrare la trama di un film.
Iniziai degli studi alternativi all'università poichè "non avevo più voglia di studiare". Credo di non aver mai sparato minchiata più grossa nella mia vita. Ho scelto uno di quelle tipologie di lavoro dove le capacità e le nozioni acquisite non possono fossilizzarsi. Chi si ferma è perduto insomma ed io sono 6 anni che non mi fermo e continuo a studiare, ad imparare a cose nuove, a metterle in pratica e a rimettere in discussione tutto quello imparato finora. Come un vero uomo di scienza, peccato che tutto ciò che ricadeva nella tipologia scientifica, quando ancora sedevo sui banchi di scuola, non mi abbia mai veramente appassionato.
L'unica scienza che mi ha appassionato e di cui mi sono innamorato è stata quella informatica.
Amici di amici ci hanno fatto conoscere. Ero veramente impacciato all'inizio, ero giovane ed inesperto. Commisi molti errori, vivevamo su mondi differenti ma piano piano ebbi modo di conoscerla a fondo e me ne innamorai perdutamente. Da allora mai l'ho abbandonata e mai l'ho tradita. In fondo è come una Musa, mi da ispirazione, mi sprona a migliorare e tira fuori il meglio di me. Non è un delirio dovuto ad una botta di caldo, ma puramente un modo giocoso per esprimere un concetto.

Adoro giocare e scherzare perchè ho la fortuna di poterlo fare. Adoro scherzare e giocare perchè altrimenti la vita non potrebbe essere così bella.

Mood attuale: sognatore
Sottofondo attuale: 'My Generation' (Limp Bizkit)

Mezzo sogno di piena estate

Il caldo fuori e il condizionatore dentro creano due situazioni climatiche totalmente differenti.
Il cielo fuori è limpido, poche nuvole e molte striature. Il cielo qui dentro è composto da lampade alogene e controsoffittature.
La gente fuori che passeggia per le strade o stende la roba ad asciugare sul balcone ed io rintanato dentro questo asettico cubo di cemento e vetro a ripetere la stessa operazione da ore ormai.

Le tante agognate ferie estive si avvicinano, manca davvero poco ormai ma come nei migliori incubi vedo la luce in fondo al tunnel e per quanto ci vada incontro, per quanto corra (disperato a volte), per quanto mi possa sembrare lì a portata di mano, questa maledetta continua ad allontanarsi.
Io sono una persona da ferie estive. Le ferie invernali non le considero neanche, neanche le prendo durante Natale.

Il Natale è sempre stata una festività "non-festività" per me. Parenti che girano in casa mia, che si siedono per mangiare, che occupano spazi che vorrei mantenere come nei restanti 364 giorni dell'anno: MIEI.
Non sono sociopatico è solo che durante le ferie/festività/ponti non mi piace dover rispolverare i parenti come dei vecchi soprammobili: solo perchè è festa mica devi tirarli a lucido, possono tranquillamente stare lì dove sono.

Sembro sempre più un sociopatico ma adoro la gente siano essi parenti, amici o estranei totali. Adoro la capacità di essere diversi gli uni dagli altri in una maniera del tutto unica, adoro il darwinismo.

La settimana lavorativa è ormai agli sgoccioli, la fidanzata è lontana da casa ed io ho un pò di tempo per me stesso che a dire il vero non fa affatto male, anzi rinvigorisce anima e corpo e ciò è fondamentalmente bene.

Mancano 6 giorni lavorativi al mio periodo di relax e pace interiore, stupenda sensazione quella di sapere che per 3 settimane non avrò problemi olimpici o meno, non dovrò inveire contro dei colleghi o perdere tempo dietro ai continui crash di Firefox & Firebug.

Più scrivo e più mi rendo conto che questo post non ha un senso. Forse non l'ha mai avuto, nemmeno quando ho cominciato a partorirlo nella mia mente, ma la mia mente è febbrile e non si ferma. Parte con un'idea che si sviluppa, si ramifica, prende scorciatoie ed imbocca rami secchi e nel tornare al checkpoint precedente, cambia di nuovo. E' tutto ciò è incredibilmente fantastico.

Ho 25 anni e fantastico come un bimbo di 5, ma ora ho molte più libertà (e anche qualche responsabilità in più) e crescere in fondo è la cosa più bella del mondo.

Mood attuale: Waiting for the weekend
Sottofondo attuale: 'Basket Case' (Green Day)