lunedì 1 agosto 2011

Cultura

La cultura è qualcosa che contraddistingue profondamente il nostro essere.
Cultura è un concetto molto vasto. Ricopre migliaia di ambiti come un velo invisibile. La cultura ha svariate forme: architettura, scrittura, musica, arte più in generis.
Senza la cultura che possediamo, più o meno innatamente, saremmo ancora ad accendere fuochi in una grotta.
La cultura è così antica che andrebbe non solo apprezzata ma addirittura venerata.
La cultura viene infusa nelle nostre menti sin da piccoli, sin dalla scuola elementare per poi evolversi durante la nostra adolescenza e la nostra maturità.
Magnifiche parole per descrivere qualcosa di così banalmente semplice e alla portata di tutti.
Eppure a volte mi trovo a leggere giornali/riviste settimanali o a guardare telegiornali e ripiombo in uno stato semi-depressivo quando scopro che alla fine la cultura non serve.
Leggo in una delle classiche riviste da cesso (Panorama in questo caso) un articolo sulle donne più italiane più ambite di questa estate e sulla loro singletudine.
Pazzesco come queste creature così belle (ma anche così incredibilmente giovani) basino la loro vita su dei valori nei quali la cultura non trova spazio.
Persone che preferiscono apparire invece che essere, che preferiscono vantare di andare a divertirsi solo nei migliori posti del mondo, invece che vantarsi di aver letto un Tolstoj qualunque.
Capisco che essere giovani e belli (io sono più nella prima fascia che nell'altra) sia qualcosa che vada sfruttato al meglio. Ma cavolo, non si può essere giovani per sempre. Quando a 35 anni il tempo comincerà a solcare i lineamenti del tuo viso e le leggi fisiche attrarranno le tue forme verso centro della terra cosa farai? Cosa potrai dire di essere? Cosa potrai dire di aver fatto nella tua vita? Come riciclerai la tua figura?
Probabilmente dei veri problemi non ne avrai mai considerando che le nostri reti televisive, incredibili fonti di eterna fama ti troveranno una qualche poltrona da occupare fino al pensionamento.
Trovo una profonda connessione tra le soubrette che ogni anno inondano le nostre TV, le nostre città ed i nostri salotti e i parlamentari. Fai qualcosa per un anno e vinci al Superenalotto per tutta la vita insomma. Altro che Win For Life!
Come canta Lorenzo Cherubini "fotti per primo o rimarrai fottuto". Sembra un dogma che l'Italia e molti italiani conoscono bene.
I telegiornali, poi, in questo periodo estivo scarno di notizie succulenti e truculente si tuffano a bomba sulla velina di turno che si intrallazza con l'ennesimo calciatore di turno. Sulla tintarella di questa o quell'altra miss. Sull'addominale scolpito di Tizio ma pure su quello di Caio.
Vergogna totale. Per la qualità dei contenuti dei nostri mass-media e vergogna totale per essere rappresentato da questo tipo di notizie.
Tutti i tipi di notizie dovrebbero farci riflettere, farci pensare, farci acculturare.
Gli adolescenti di oggi dovrebbero accedere a vere notizie da chi ne è in possesso e non dovrebbero essere portati verso la strada dell'ignoranza, del tutto e subito e del "se sono figo vinco, se sono acculturato valgo meno delle mie infradito". I giovani d'oggi non hanno interessi culturali, forse perchè tra le migliaia di informazioni dai quali vengono bombardati, non ne esistono tali da definirsi in questo modo.
Odio la piega che il nostro Paese, i nostri giornali e le nostre televisioni stanno prendendo.
Passano notizie false e tendenziose, notizie che non sono vere notizie, notizie che sono gossip allo stato brado e questa tendenza, purtroppo, non pare accennare a diminuire. Purtroppo aggiungerei!

Mood attuale: assonnato come ogni Lunedì ma con la testa già in vacanza
Canzone attualmente in playlist: 'Burn Baby Burn' (Ash)

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