martedì 23 agosto 2011

Letture estive

Prima di partire per le tante agognate ferie decisi di rinverdire le mie scorte letterarie comprando alcuni libri su Amazon.
I 2 nuovi titoli che ora occupano una sorta di posto d'onore nella mia libreria sono 'Storia naturale del nerd' (Benjamin Nugent) e 'Diario Pulp' (Strumm).

Del primo libro avevo trovato qualche informazione girovagando per la Rete (forse su Wired.it, ma non ne sarei così certo).
Il titolo potrebbe far pensare ad un libro tra il serio ed il faceto su una specifica connotazione sociologica di alcune persone.
C'è da ammettere che alcuni sorrisi scappano, specialmente quando ci si immedesima in determinati dialoghi e comportamenti ma in linea di principio questo libro è un saggio sulla (appunto) 'storia naturale del nerd'.
Con ciò viene intesa non solo la nascita di tale termine del vocabolario contemporaneo, ma sono anche presenti alcuni riferimenti letterari con opere quali 'Orgoglio e pregiudizio' o 'Frankenstein' per esempio.
I riferimenti presenti passano da opere letterarie ad opere cinematografiche/televisive.
Molto interessanti rimangono comunque gli scorci di vita passato dell'autore stesso e dei suoi compagni di scuola e di come si sentissero uniti nell'essere 'veri' nerd.
Grazie anche a questo libro ho scoperto che sta prendendo piede la moda del 'finto nerd', cioè quel vestirsi alla Steve Urkel (occhiali da vista con montature spropositate e pantaloni ascellari per intenderci).
In sè il libro è un'interessante punto di vista sociologico di questo particolare modo di essere e di vivere.
Personalmente l'ho trovata un'interessante lettura. Forse però, chi non si sente così vicino all'essere nerd potrebbe non coglierne perfettamente le svariate sfumature presenti.

Il secondo libro, invece, viene suggerito dal blog 'NarrativaMente' (chi scrive è un mio amico).
Inizio col dire che il blog in sè va letto perchè questa persona scrive (a mio modesto parere) molto bene ed in questo momento è anche in cerca di un editore per un suo libro.
Passato il momento di spudorata pubblicità nei suoi confronti, vorrei dire due cose sul libro da lui suggerito.
Inizio col dire che questo libro mi è piaciuto molto, tanto da leggermelo nel giro di 4 giorni (c'è da dire anche che non è lunghissimo).
Il libro è diviso in macro-parti alle quali corrisponde, per ognuna, un personaggio principale (e di conseguenza un punto di vista) differente.
Interessante è come lo stile dell'opera passi da un noir-comico (presente nelle prime parti) ad un noir molto più cupo via via che ci si addentra nella lettura.
Il libro racconta diverse vicissitudini legate alla malavita romana, quindi i dialoghi e i comportamenti dei personaggi si immedesimano perfettamente con le possibili locuzioni dialettali ed i modi un pò rustici di questa regione.
I personaggi (in totale una decina) sono ben caratterizzati e per alcuni di questi si inizia quasi a provare un senso di affetto. Anche se 'affetto' forse è una parola grossa dato che stiamo comunque sempre parlando di killer spietati.
Anche qui le risate scappano, principalmente per il giusto connubio tra le situazioni descritte ed i dialoghi tra i personaggi. Da non perdere inoltre il colpo di scena che sicuramente non poteva mancare.

In queste settimane ho letto parecchio ma ciò che mi ha dato maggiore soddisfazione è stato vedere la mia fidanzata leggere 'Internet è un dono di Dio' (anche questo libro lo consiglio caldamente).

Mood attuale: tornato in ufficio e, vista l'ora, alquanto affamato.
Canzone attualmente in playlist: 'Rope' (Foo Fighters)

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