venerdì 2 settembre 2011

Binomio perfetto

La scorsa domenica sono stato a pranzo dai miei genitori assieme alla mia fidanzata, i miei fratelli e rispettive mogli.
E' stata la prima volta da quando mi sono trasferito che capitava un'occasione simile ed è stato davvero molto bello condividere un lauto pranzo tutti riuniti. Faceva molto pranzo di Natale.
Inoltre, era anche occasione per festeggiare il compleanno della mia fidanzata quindi, se già i pranzi domenicali di mia madre sono abbondanti, questa volta era faraonico.
Per poco non esplodevamo tutti. Difatti, al termine della mangiata ci siamo svaccati sul divano a guardare la Formula 1.
Forse il verbo esatto non è guardare, ma pisolare guardando la Formula 1.
Seguo questo sport sin da bambino. Ricordo le domeniche passate sul divano con mio padre e i miei fratelli. Scollegavamo il cervello e ci appassionavamo sempre più a questo sport.
Gli anni passavano e purtroppo lo spettacolo vero e proprio scemava di anno in anno.

Anni fa i grandi capi della federazione decisero di apportare alcune modifiche al regolamento per introdurre più spettacolo.
In parte l'obiettivo è stato raggiunto, sto parlando principalmente delle qualifiche che finalmente hanno un pò più di senso e sono un pò più emozionanti. Ma purtroppo le gare continuano a rimanere incredibilmente noiose.

Vedere questi bolidi sfrecciare per così tanti giri e così pochi sorpassi è veramente perfetto per fare un pisolino.
In fondo a casa mia ci interessiamo unicamente della partenza (dove un pò di sorpassi e manovre azzardate si possono vedere) e la fine giusto per capire chi ha vinto.
Insomma, 1 ora e mezzo di dormita assicurata.

La scorsa domenica, invece, nonostante tutti dormissero sono rimasto sveglio e mi sono 'gustato' tutti i 44 giri.
Notavo come ormai i duelli veri non esistano più, come i piloti passino l'80% di ogni giro a schiacciare pulsanti e ruotare manopole. Ormai le abilità dei guidatori sono state totalmente rimpiazzate dall'elettronica.
Tutto ciò suscita un pò di tristezza.
E poi, da un giro all'altro, l'illuminazione. Diciamo quasi un delirio dovuto all'eccesso di cibo in corpo.
In entrambi i casi mi sono messo a riflettere su quello che realmente potrebbe veramente risollevare le sorti di uno spettacolo che non può più essere definito come tale.

'Mario Kart' è la risposta.

Immaginavo le auto di Formula 1 equipaggiate con taniche di olio per motori o bucce di banane che, sfrecciando su rettangoli luminosi sparsi per il circuito, potessero essere attivati e, in seguito, rilasciati.
Oppure il molto più semplice 'Boost' per la velocità. Le attuali monoposto ne sono già fornite, ma poterlo utilizzare solo dopo il passaggio su un sensore aumenterebbe non poco la spettacolarità di tutto.

Immaginate un pilota che inizia a zigzagare lungo il percorso pur di raccattare bonus sparsi in giro, quindi automobili che non seguono una traiettoria perfetta del tracciato ma che lo sfruttano davvero a pieno.

E poi, diciamocelo, vedere un Louis Hamilton o un Alonso che vengono sorpassati da 5 macchine in fila perchè perdono il controllo su una chiazza di olio non ha prezzo!

Mood attuale: TGI Friday
Canzone attualmente in playlist: 'I walk the line' (Johnny Cash)

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