lunedì 1 agosto 2011

Casa nuova

Casa nuova, vita nuova? Beh, forse.
Forse è meglio specificare. Non ci sono state novità sul mio appartamento o sull'allacciamento del gas.
Attendo ancora notizie dall'Iren per il contatore (ma spero vivamente di non dover attendere troppo).
Tra l'altro, ho pagato l'affitto in mattinata rendendomi conto di come stia pagando mensilità senza realmente abitare in quei locali.
Luglio è trascorso velocemente tra mille burocrazie e peripezie.
Agosto sarà molto simile dato che da domani sono in ferie (finalmente aggiungerei) e tornerò alla fine del mese.
Spero che nel frattempo la situazione gas si evolva o potrei agilmente dar fuoco alle sedi Iren torinesi.
A pensarci bene, non è così bello spendere soldi in questo modo. Avessi un reale ritorno in un qualche modo sarei molto più felice.
Nei giorni passati ho cercato di sfruttare la casa al meglio. Venerdì sera ho invitato la mia fidanzata a trascorrere la notte lì assieme a me. Considerando che è stato uno dei pochi momenti che siamo riusciti a passare assieme (lei è super-impegnata in questo periodo), è stato tutto davvero stupendo.
Non dormivamo assieme da un bel pò ormai e svegliarsi trovando accanto a sè l'amore della propria vita è sempre molto emozionante.
Il Sabato mattina siamo stati svegliati dai giardinieri che alle 8 del mattino hanno cominciato a fare lavori proprio sotto la mia finestra. Sia mai che riesca a dormire decentemente nei weekend.
Nonostante la levataccia, tra un giro e l'altro, sono anche riuscito a sfruttare il frigorifero riempiendolo di almeno 8 chili di carne, peccato però che non fossero per me.
Sabato sera, trascinato dall'onda dell'entusiasmo ho deciso di dormire (da solo questa volta) nell'appartamento.
Devo precisare che non ho mai fatto fatica (e credo mai ne farò) a dormire in un posto nuovo, in un letto nuovo o in un ambiente che non sia proprio comodo. Eppure Sabato sera ho fatto una fatica boia ad addormentarmi. Abituato a casa dei miei dove i rumori regnano sovrani. Tamarri che fanno drift alle 2 di notte, aeroplani che sfrecciano sopra i tetti, orologi a pendolo che rintoccano qualsiasi mezz'ora. Insomma, non farei fatica neanche a dormire in un locale caldaia.
Forse il problema di Sabato è stato il troppo silenzio. Niente tamarri sotto casa a fare casino, nessun mezzo di locomozione qualsiasi a sfrecciare sotto la finestra, nessun ragazzo che chiacchiera fino alle 3 di notte. Un paradiso insomma, nonostante ciò ho avuto qualche problema a farmi rapire dal caro e vecchio Morfeo.
Domenica mattina sveglia alle 8.30 (e stavolta i giardinieri dormivano beatamente nelle loro case), apro la finestra ed esco sul terrazzo pressochè in mutande. Fuori è buio perchè il cielo promette pioggia e fulmini. L'aria fresca e tagliente accarezzava il mio viso, dandomi quel senso di rinvigorimento necessario a svegliarmi.
Devo ammettere che la sensazione di liberà data da questo piccolo gesto è stata entusiasmante. Pensare che ogni mattina potrei ripetere questo rito. Magari con una tazza di caffè fumante in mano non ha davvero prezzo, altro che Mastercard.
Questa nuova casa è anche sinonimo di nuova vita. La fidanzata (che mi sopporta) è fortunatamente sempre la stessa, il lavoro è identico ad un mese fa, la famiglia sta sempre molto bene. Sono io che cambio, che faccio lenti passi verso un futuro. Verso decisioni e scelte totalmente nuove e mai provate. Sono io che mi avvicino al traguardo della Maturità. E sono felice come un bambino il giorno di Natale!

Mood attuale: un pò più sveglio di prima
Canzone attualmente in playlist: "For what it's worth" (Buffalo Springfield)

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